Risoluzione 145 (2002)1 sullo STATO DELLA STAMPA SCRITTA IN EUROPA Pluralismo, indipendenza e libertà nella stampa regionale
Il Congresso,
1. Ritiene che:
a. una stampa libera ed indipendente costituisca parte integrante del sistema di governo democratico;
b. una stampa pluralista sia una componente indispensabile del processo decisionale democratico e di un governo trasparente e responsabile;
2. Riconosce:
a. le pressioni economiche che subisce la stampa scritta regionale nel mercato altamente concorrenziale dei media;
b. che la stampa scritta regionale e le rubriche regionali dei giornali nazionali restano una fonte importante di informazioni e di notizie per le comunità regionali;
c. il ruolo significativo svolto da tutti i media regionali nel sostenere le comunità regionali. I media regionali comprendono, oltre alla stampa scritta, i mezzi elettronici, quali la televisione, la radio e le pagine internet delle emittenti e dei giornali regionali;
3. Sottolinea:
a. l’importanza dei servizi sulla vita politica, sociale, economia e culturale pubblicati dalla stampa regionale e il ruolo svolto dai media regionali per promuovere e sostenere un sistema democratico pluralistico;
b. il ruolo cruciale svolto dai media regionali nel dare risonanza a questioni e manifestazioni locali e regionali, che contribuiscono a sostenere l’identità regionale e l’impegno dei cittadini nei confronti delle autorità locali e regionali;
c. la necessità di una stampa pluralistica e diversificata che consenta a tutti gli individui e ai gruppi di tenersi informati attraverso varie fonti di informazioni e di notizie;
4. Ricorda:
a. lo studio preparatorio della Commissione della Cultura e dell’Educazione del CPLRE sulla cooperazione transfrontaliera tra le regioni degli Stati membri nel campo dell’educazione e della cultura (CPR/CULT (7) 3) del 9 aprile 2001, nel quale la realtà dei media viene indicata come un settore determinante per la cooperazione transfrontaliera;
b. lo Studio sulla cooperazione transfrontaliera in Europa (N° 8, 2000) preparato dal Comitato ristretto degli esperti sulla cooperazione transfrontaliera, della Direzione della cooperazione per la democrazia locale e regionale;
c. le raccomandazioni dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa sulla libertà di espressione in Europa (Rac.1506/2001) e sui media e la cultura democratica (Rac. 1407/1999);
5. Incoraggia la stampa scritta regionale a:
a. ricercare una reciproca cooperazione a livello nazionale e oltre le frontiere;
b. mediante tale cooperazione:
i. ad offrire e a promuovere delle informazioni provenienti da regioni vicine;
ii. a promuovere il bilinguismo e il multilinguismo nei media;
iii. a sostenere la comprensione e la tolleranza a livello nazionale e oltre le frontiere;
iv. a ricercare i settori nei quali si possono accomunare le risorse tra regioni confinanti di paesi diversi;
6. Apprezza la cooperazione transfrontaliera nel campo della stampa scritta, come quella illustrata dagli esempi di buone prassi citati nello studio di cui al precedente articolo 6:
a. il club tedesco-polacco della stampa “Contro gli stereotipi”, che pubblica tra l’altro la propria rivista d’informazione destinata ai giornalisti e ai politici coinvolti nella cooperazione transfrontaliera;
b. la pubblicazione del giornale transfrontaliero Dreilandzeitung nella regione nord-occidentale della Svizzera, confinante con tre paesi;
7. Si rammarica:
a. per il declino generale del numero di giornali regionali indipendenti proposti ai singoli cittadini e ai gruppi che compongono la società;
b. per il calo dell’interesse dimostrato dai lettori per le questioni che devono risolvere le regioni vicine, sia oltre le frontiere nazionali, che entro gli stessi confini del proprio paese;
c. per la forte tendenza a favore di monopoli o di concentrazioni delle proprietà dei media che si è sviluppata nel mercato della stampa regionale in numerosi paesi europei;
d. per l’eccessiva concentrazione della proprietà della stampa scritta regionale, che costituisce una seria minaccia per la diversità e il pluralismo;
8. E’ convinto che:
a. i monopoli e le forti concentrazioni nella stampa scritta regionale costituiscano una seria minaccia per il carattere democratico e pluralistico dei media;
b. le sovvenzioni e gli altri strumenti utilizzati dagli Stati membri e dalle autorità locali e regionali per sostenere o promuovere la diversità dei media dovrebbero venir utilizzati in modo non discriminatorio e trasparente e rispettare la libertà editoriale;
c. si potrebbe ulteriormente migliorare la qualità della stampa regionale istituendo dei corsi di formazione per i giornalisti sulle norme e la deontologia giornalistica;
9. Sprona:
a. i proprietari della stampa scritta regionale a rispettare l’indipendenza editoriale e il diritto dei media regionali ad informare il pubblico sugli affari regionali;
b. i caporedattori della stampa regionale a rivolgersi a tutte le categorie dei cittadini, e in particolare ai giovani, per stimolare il loro interesse per le questioni regionali di carattere sociale e politico ed invogliarli ad una partecipazione attiva;
10. Invita gli Stati membri a:
a. contribuire nel miglior modo possibile al rafforzamento della stampa scritta indipendente nelle regioni;
b. garantire che i giornali regionali siano distribuiti nei luoghi pubblici e segnatamente nelle biblioteche;
c. adottare dei provvedimenti per sostenere la cooperazione interregionale della stampa scritta a livello nazionale e transnazionale;
d. adottare delle misure adeguate per sviluppare dei programmi di scambi rivolti ai giornalisti che lavorano nel settore della stampa scritta regionale;
e. ribadire e riconoscere l’importanza di un settore dei media diversificato e pluralistico per il sistema di governo democratico;
f. adottare tutti i provvedimenti adeguati per garantire il pieno accesso dei media regionali alle informazioni complete sugli affari pubblici a livello regionale.
1 Discussa e approvata dalla Camera delle regioni il 5 giugno e adottata dalla Commissione Permanente il 6 giugno 2002 (ved. doc. CPR (9) 4, progetto di risoluzione presentato dal Sig. Suladze a nome del Sig. Kittelmann, relaore)