18a SESSIONE

CG(18)7
5 marzo 2010

Seguito dato dal Congresso alla Conferenza dei Ministri responsabili degli enti locali e regionali

(Utrecht, Paesi Bassi, 16-17 novembre 2009)

Ufficio di presidenza del Congresso

Relatori:

Knud ANDERSEN, Danimarca (R, GILD[1]) e Jean-Claude FRECON, Francia (L, SOC)

A. Progetto di Risoluzione. 2

B. Progetto di Raccomandazione. 3

Sintesi

La Conferenza ministeriale era dedicata al tema generale: "Una buona governance locale e regionale in periodi di crisi: le sfide del cambiamento".

L’ordine del giorno della Conferenza comprendeva tre punti di particolare interesse per il Congresso: la cooperazione transfrontaliera e il ruolo dei governi centrali nell’eliminare gli ostacoli che ancora si incontrano, la relazione preparata dal Ministro finlandese, Sig.ra Mari Kiviniemi, su come migliorare le attività del Consiglio d’Europa nel campo della democrazia locale e regionale e il Quadro di riferimento del Consiglio d’Europa per la democrazia regionale. 

Il Congresso ha esposto il suo punto di vista sulla relazione del Ministro Kiviniemi e sul Quadro di riferimento per la democrazia regionale. I ministri hanno "preso nota" del Quadro di riferimento per la democrazia regionale, preparato congiuntamente dal Congresso e dal CDLR, definendolo "un valido documento, utile riferimento per coloro che stanno conducendo riflessioni sulla riforma delle istituzioni e sulla governance a livello regionale, ivi compreso per le attività dell’Assemblea parlamentare e del Congresso".

Il Congresso, come pure l’Assemblea parlamentare, ha espresso l’auspicio che il Quadro di riferimento per la democrazia regionale possa segnare un ulteriore passo in avanti verso l’adozione di uno strumento giuridicamente vincolante in materia di democrazia regionale.

Per garantire che i dibattiti che si sono svolti a Utrecht aprano la strada a ulteriori riflessioni e iniziative, il Congresso desidera presentare una bozza di raccomandazione e una bozza di risoluzione sulla relazione del Ministro Kiviniemi e sul Quadro di riferimento per la democrazia regionale.


A. PROGETTO DI RISOLUZIONE[2]

1. Il Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa apprezza la qualità delle discussioni che si sono svolte nel corso della 16ª Conferenza dei Ministri europei responsabili degli enti locali e regionali (Utrecht, 16-17 novembre 2009), segno dell’interesse suscitato dai principi della democrazia locale e regionale.

2. Resta convinto che la promozione della democrazia a livello locale e regionale sia una priorità per il Consiglio d’Europa, che incoraggia gli Stati membri ad adattare le strutture di governo locali e regionali ai valori democratici e allo stato di diritto.

3. La Carta europea dell’autonomia locale è uno strumento particolarmente efficace per incoraggiare lo sviluppo della democrazia locale negli Stati membri del Consiglio d’Europa che l’hanno ratificata. Le attività di monitoraggio dell’applicazione della Carta nei suddetti Stati ne dimostrano l’importanza fondamentale, in quanto pietra angolare della democrazia locale in tutto il continente europeo.

4. Il Congresso ritiene che l’assenza di uno strumento giuridico vincolante in materia di democrazia regionale, che costituirebbe l’equivalente, sul piano regionale, della Carta europea dell’autonomia locale, sia una grave lacuna nel sistema normativo del Consiglio d’Europa in materia di democrazia regionale.

5. Il Congresso ricorda al riguardo l’opinione espressa in occasione della 16ª Conferenza dei Ministri europei responsabili degli enti locali e regionali in merito al Quadro di riferimento per la democrazia regionale, nella quale ha sostenuto che uno strumento politico e giuridico in materia di democrazia regionale potrebbe fornire un significativo contributo allo sviluppo delle strutture regionali in Europa e  consolidare il rispetto del principio di sussidiarietà a livello regionale.

6. Il Congresso pertanto esprime soddisfazione per l’elaborazione del Quadro di riferimento per la democrazia regionale, di cui i ministri responsabili degli enti locali e regionali hanno preso nota e che è stato allegato alla loro Dichiarazione finale, adottata in occasione della loro 16ª Conferenza, svoltasi a Utrecht.

7. Il Congresso ritiene che il Quadro di riferimento costituisca un documento politico basilare per tutte le questioni relative alla governance regionale e che rappresenti un passo avanti verso l’elaborazione di uno strumento giuridico vincolante.

8. Il Congresso si impegna a utilizzare attivamente il Quadro di riferimento per la democrazia regionale nell’ambito delle sue attività; in particolare, lo utilizzerà nel contesto delle sue attività di monitoraggio, a complemento della Carta europea dell’autonomia locale.

9 Il Congresso invita i propri membri a rivolgere la massima attenzione al Quadro di riferimento per la democrazia regionale, al fine di:

a. promuoverlo e dargli la massima visibilità presso le loro istituzioni nazionali e regionali, nell’ambito della loro cooperazione con i governi per predisporre le riforme istituzionali e presso le istanze internazionali che affrontano le questioni relative alla democrazia regionale;

b. utilizzarlo nell’ambito delle loro relazioni con i loro omologhi europei, in occasione delle visite effettuate a nome del Congresso negli Stati membri del Consiglio d’Europa.


B. PROGETTO DI RACCOMANDAZIONE[3]

1. Il Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa si compiace dei dibattiti sostanziali in occasione della 16ª Conferenza del Consiglio d’Europa dei Ministri responsabili degli enti locali e regionali, riunitasi a Utrecht il 16 e 17 novembre 2009, che hanno confermato l’impegno dei governi degli Stati membri a proseguire e a sviluppare le attività del Consiglio d’Europa nel campo della democrazia locale e regionale.

2. Il Congresso rileva che il Protocollo addizionale alla Carta europea dell’autonomia locale relativo al diritto di partecipare agli affari delle collettività locali e il Protocollo n° 3 alla Convenzione quadro europea sulla cooperazione transfrontaliera delle collettività o autorità territoriali concernente i raggruppamenti euroregionali di cooperazione (REC) sono stati firmati da un numero importante di paesi nel corso della Conferenza, a conferma di tale impegno. Si augura sinceramente che altre firme seguiranno in un prossimo futuro. 

3. In considerazione della crescente importanza del livello di governance regionale, è convinto che il Quadro di riferimento per la democrazia regionale, di cui i ministri responsabili degli enti locali e regionali hanno preso nota in occasione della Conferenza, costituisce una prima tappa fondamentale nel processo di rafforzamento della democrazia regionale.

4. Di conseguenza, apprezza la raccomandazione rivolta dai ministri al Congresso e all’Assemblea parlamentare affinché utilizzino il suddetto quadro di riferimento nel contesto delle loro riflessioni sulla riforma delle istituzioni e la governance a livello regionale, e si compiace altresì del fatto che tale testo sia stato incluso nella Dichiarazione finale della Conferenza.

5. Il Congresso apprezza inoltre la relazione preparata dalla Sig.ra Kiviniemi, Ministro finlandese della pubblica amministrazione e degli enti locali, riguardante la necessità di potenziare l’azione del Consiglio d’Europa nel campo della democrazia locale e regionale, che rappresenta un contributo di grande rilievo alle discussioni al riguardo.

6. Il Congresso ricorda tuttavia la posizione adottata congiuntamente con l’Assemblea parlamentare in merito al suddetto documento, che sottolinea, in particolare, l’importanza della diversità degli organi politici del Consiglio d’Europa, che costituisce l’essenza e l’unicità del contributo da esso fornito.

7. Il Congresso sostiene altresì la proposta contenuta nella relazione Kiviniemi di rafforzare la cooperazione con il Comitato europeo per la democrazia locale e regionale (CDLR) in materia di controllo dell’applicazione della Carta europea dell’autonomia locale. Riferendosi alla propria Risoluzione statutaria (2007) 6, il Congresso continuerà ad accordare la massima priorità alle sue attività di monitoraggio ed è convinto della necessità che il CDLR dia un seguito a livello intergovernativo alle raccomandazioni formulate al riguardo.

8. Alla luce di quanto precede, il Congresso chiede al Comitato dei Ministri di:

a. prendere nota dei suoi commenti sulla relazione Kiviniemi e di continuare a garantire la diversità degli organi e delle attività del Consiglio d’Europa, che ne costituiscono il punto di forza nel campo della democrazia locale e regionale, garantendo nel contempo un livello di cooperazione intra e interistituzionale, che consenta di ottenere risultati tangibili;

b. incoraggiare i governi degli Stati membri a prendere in considerazione il Quadro di riferimento per la democrazia regionale al momento di elaborare le loro politiche regionali o nell’ambito delle riforme istituzionali a livello regionale;

c. per quanto concerne la Settimana europea della democrazia locale, aderire alle disposizioni della Dichiarazione finale di Utrecht sulla questione e sostenere e incoraggiare tale iniziativa, in particolare promuovendo l’evento e i suoi risultati presso i governi degli Stati membri.



[1] R: Camera delle Regioni / L: Camera dei poteri locali

GILD: Gruppo indipendente e Liberaldemocratico del Congresso

PPE/CD: Gruppo Partito Popolare Europeo –Cristiandemocratici del Congresso

SOC: Gruppo socialista del Congresso

NI: Membro non appartenente ad alcun partito politico del Congresso

[2] Bozza preliminare di risoluzione e bozza preliminare di raccomandazione approvate dall’Ufficio di presidenza del Congresso il 5 febbraio 2010.

Membri dell’Ufficio di presidenza:

Y. Mildon, Presidente del Congresso, I. Micallef (Presidente ad interim del Congresso e Presidente della Camera dei poteri local), L. Sfirloaga (Presidente della Camera delle regioni), D. Suica, G. Krug, A. Knape, S. Rihtniemi,
H. Zach, I. Borbely, J.-C. Frécon, S. Orlova, F. Pellegrini, K. Andersen, E. Yeritsyan, I. Michas, O. Van Veldhuizen,
N. Romanova.

N.B: I nomi dei membri che hanno partecipato al voto sono indicati in corsivo.

Segretariato dell’Ufficio di presidenza: D. Rios, L. Taesch

[3] Vedi nota a piè di pagina 2