Risoluzione 138 (2002)1 sul secondo progetto di Carta mondiale dell’autonomia locale

Il Congresso, vista la proposta della Camera dei poteri locali,

1. Considerando,

a. Il Parere 12 (1999) del CPLRE sul progetto iniziale di Carta Mondiale dell’Autonomia locale (qui appresso – Carta Mondiale);

b. La Risoluzione 118 (2001) del CPLRE sullo stato delle discussioni relative al progetto di Carta Mondiale;

c. Il Parere 17 (2002) sul secondo progetto di Carta Mondiale presentato dai Relatori, i Sigg. Gerhard Engel (Germania) e Alan Lloyd (Regno Unito);

d. Gli scambi di vedute sul progetto di Carta mondiale con dei rappresentanti di enti locali degli Stati Uniti d’America e della Repubblica Popolare della Cina che si sono svolti durante l’8a Sessione plenaria del Congresso;

2. Constatando:
a. che questo secondo Parere del Congresso interviene in un momento in cui il consenso iniziale intorno alla necessità di redigere un progetto di Carta Mondiale si è affievolito e che il processo della stesura e dell’adozione di una Carta Mondiale ha mutato la propria natura una volta che è passato al livello degli Stati;
b. che i problemi si sono posti non appena si è tentato di istituzionalizzare il processo e di mirare ad un riconoscimento ufficiale da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite;
c. che le opposizioni non provengono realmente dai paesi con difficoltà economiche, poiché il gruppo dei 77 si è dichiarato a favore del progetto, ma piuttosto sia dai paesi che si dimostrano generalmente restii a qualsiasi intervento internazionale che potrebbe rivelarsi atto a limitare la loro libertà di azione, sia da quei paesi che considerano che tali iniziative interferiscono nella loro sovranità e tendono ad imporre loro dei modelli istituzionali che non ritengono adeguati;

3. Ricordando che nel paragrafo 7 del Parere N°12, il Congresso ha dichiarato che desidera “evitare di imporre, volontariamente o meno, un modello europeo di democrazia locale a tutti i paesi nei vari continenti, indipendentemente dalla loro storia o dalla loro cultura” e ha perfino suggerito di accordare un posto più importante alle idee e ai contributi che potrebbero essere forniti da altri continenti;

4. Considerando che questo nuovo contesto richiede che il Congresso prosegua il dialogo costruttivo con i rappresentanti dei paesi che si sono opposti al progetto di Carta mondiale;

5. Si felicita della creazione di un Consiglio consultativo dei comuni presso le Nazioni Unite, nel quale i comuni e le relative associazioni internazionali sono rappresentate, al fine di assicurare un dialogo tra le Nazioni Unite e gli enti locali nel mondo intero.

6. Dichiara che continuerà ad osservare con attenzione il processo lanciato nell’ambito del Programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani al fine di redigere una Carta mondiale ed esprime l’auspicio che il dialogo volto a promuovere tale Carta venga ripreso su una base più consensuale nel quadro appropriato degli organi delle Nazioni Unite;

7. Ribadisce chiaramente il proprio appoggio al processo di elaborazione della Carta mondiale ed incoraggia nuovamente le associazioni internazionali di poteri locali a proseguirlo;

8. Conferma la propria disponibilità ad organizzare, grazie ai suoi contatti internazionali, delle riunioni sul progetto di Carta mondiale con delle istanze elette di altre organizzazioni regionali.

1 Discussa e approvata dalla Camera dei poteri locali il 4 giugno e adottata dalla Commissione Permanente del Congresso il 6 giugno 2002 (ved. Doc. CPL (9) 3 riv. Progetto di Risoluzione presentato dai Sig.ri Engel e Lloyd, relatori)