Risoluzione 207 (2006)1 su ″I giovani e le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC):
una nuova opportunità per la democrazia locale″

Il Congresso, avendo esaminato una proposta della Camera dei poteri locali,

1. Ricordando la propria Raccomandazione 128 (2003) sulla Carta europea riveduta della partecipazione dei giovani alla vita locale e regionale;

2. Ricordando la Raccomandazione del Comitato dei Ministri Rac (2004) 13 agli Stati membri sulla partecipazione dei giovani alla vita locale e regionale;

3. Desideroso di divulgare la suddetta Carta riveduta nel modo più ampio possibile e di promuovere le buone prassi per la sua applicazione, conformemente alle conclusioni della conferenza svoltasi a Komsomolsk, Ucraina, il 24 e 25 giugno 2005, dal titolo "Applicazione della Carta europea riveduta della partecipazione dei giovani alla vita locale e regionale";

4. Tenendo conto della Dichiarazione di Varsavia (16-17 maggio 2005) e del Piano d’azione adottato in occasione del Terzo Vertice dei capi di stato e di governo del Consiglio d’Europa, e in particolare della parte del paragrafo II.5 che recita: "Promuoveremo inoltre delle iniziative affinché i nostri stati membri sfruttino le possibilità offerte dalla società dell’informazione. A tal fine, il Consiglio d’Europa studierà le modalità in base alle quali le TIC 2possono facilitare la riforma e la pratica della democrazia…" e del paragrafo III.3, relativo all’educazione alla cittadinanza democratica;

5. Ricordando inoltre la "Risoluzione per favorire l’integrazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) nei sistemi educativi in Europa" adottata alla 21ª sessione della Conferenza permanente dei ministri europei dell’educazione, svoltasi ad Atene, Grecia (10-12 novembre 2003);

6. Ricordando inoltre la Raccomandazione del Comitato dei Ministri agli Stati membri (2004) 15 sulla e-governance;

7. Congratulandosi con il Comitato dei Ministri per aver dichiarato il 2005 "Anno europeo della cittadinanza attraverso l’educazione", al fine di sensibilizzare i decisori ad ogni livello e il pubblico in genere sulla necessità che ogni cittadino assuma un impegno personale per far sì che la democrazia possa esistere ed espandersi, unico mezzo per garantire la pace, la coesione e una prosperità comune;

8. Convinto che le TIC rappresentino degli strumenti molto efficaci per suscitare l’interesse dei giovani nei confronti della vita pubblica ed incoraggiarne la preparazione ad una cittadinanza democratica;

9. Convinto inoltre che le TIC offrano enormi opportunità per instaurare nuove forme di consultazione e di partecipazione dei giovani alla vita pubblica a livello locale, e che ciò potrà in definitiva aiutare a sviluppare nuove forme di democrazia partecipativa;

10. Invita i poteri locali degli Stati membri:

a. a divulgare e far conoscere al massimo la Carta europea riveduta della partecipazione dei giovani alla vita locale e regionale;
b. a considerare i giovani un pubblico obiettivo per il quale è necessario un approccio specifico da parte dei poteri locali e regionali in materia di informazione, comunicazione, consultazione ed educazione;

c. a sviluppare pertanto una politica specifica che utilizzi le TIC in modo particolare per informare e consultare i giovani e farli partecipare alla vita pubblica locale, avvalendosi tra gli altri delle raccomandazioni e dei suggerimenti enunciati nella nota esplicativa della suddetta risoluzione;

d. a tal scopo, ad assumere dei team di giovani in grado di sviluppare per i loro coetanei strumenti e programmi attraenti ed adeguati, basati sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, che consentano ai giovani di diventare i reali protagonisti di tali programmi;

e. a sviluppare dei siti internet destinati ad illustrare il funzionamento e le attività dei poteri locali e regionali e studiati appositamente per i giovani, in modo da permettere loro di svolgere un ruolo attivo nei forum di discussioni, nelle consultazioni e nei progetti che li interessano;

f. a sostenere la messa a disposizione di luoghi in cui i giovani possano avere un facile accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, sia in ambito scolastico, che al di fuori degli istituti scolastici, tanto in ambiente urbano, che nelle zone rurali;

g. a prestare un’attenzione particolare al potenziale rappresentato dalle TIC per aiutare i giovani emarginati, vulnerabili, sfavoriti o che incontrano difficoltà di apprendimento a superare tali problemi e a reintegrarsi nella società;

h. a sostenere la formazione di insegnanti e di altre figure professionali che lavorano a contatto con i giovani al di fuori del sistema educativo all’uso delle TIC per l’educazione alla cittadinanza, e a contribuire a sviluppare materiali di insegnamento appropriati;

i. in partenariato con organizzazioni giovanili non governative, a sostenere dei progetti basati sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, destinati ad aiutare i giovani ad assumere un atteggiamento più aperto nei confronti dell’Europa e dei suoi valori fondamentali (diritti dell’uomo, democrazia, preminenza del diritto), nonché progetti che favoriscano la mobilità dei giovani, l’apprendimento delle lingue, la scoperta di altre culture, l’impegno personale e il volontariato;

j. a organizzare eventi pubblici che pongano in risalto i progetti realizzati, in modo da ricompensare gli sforzi dei giovani che vi partecipano, favorire gli scambi di esperienze ed incoraggiare la creatività in questo campo;

11. Chiede alla propria Commissione Cultura e Educazione di continuare a scambiare e a diffondere le buone prassi in questo campo, in particolare nell’ambito del seguito da dare alle conclusioni della Conferenza di Komsomolsk.

1 Discussa e approvata dalla Camera dei poteri locali il 16 marzo 2006 ed addottata dalla Commissione permanente del Congresso il 17 marzo 2006 (ved. doc. CPL (12) 12, progetto di raccomandazione presentato da D. Ghisletta (Svizzera, L, SOC) e O. Popov (Ucraina, L,SOC) relatori).
2 TIC: Tecnologie dell’informazione e della comunicazione