Risoluzione 91 (2000)1 sulla responsabilita' cittadina e la partecipazione alla vita pubblica

Il Congresso,

1. Prende nota della Relazione presentata dal Sig. Haas sul tema « Cittadinanza e partecipazione alla vita pubblica» a conclusione dei lavori condotti dal gruppo di lavoro sui diritti e le responsabilità dei cittadini, sotto l'autorità dei Sigg. Tchernoff e Hofmann ;

2. Sottolinea che la Carta europea dell'autonomia locale afferma nel suo Preambolo che « il diritto dei cittadini a partecipare alla gestione degli affari pubblici fa parte dei principi democratici comuni a tutti gli Stati membri del Consiglio d'Europa» e che « è a livello locale che il predetto diritto può essere esercitato il più direttamente possibile»;

3. E' persuaso che esiste uno stretto legame tra la responsabilità cittadina, da un lato, e la partecipazione agli affari pubblici a livello locale e regionale, dall'altro lato;

4. Ricorda, a tal proposito, l'esistenza di numerosi testi pertinenti del Consiglio d'Europa, compresi dei testi del CPLRE, e in particolare :

la Convenzione sulla partecipazione degli stranieri alla vita pubblica a livello locale;

la Risoluzione 15 (1995) sulla democrazia locale : un progetto di cittadinanza ;

5. Constata che il Comitato dei Ministri ha adottato il 7 maggio 1999 una dichiarazione e un programma sull'educazione alla cittadinanza democratica basata sui diritti e le responsabilità dei cittadini;

6. Ritiene che sia opportuno rimuovere tutti gli ostacoli che si frappongono allo sviluppo di un autentico processo di responsabilizzazione e di accresciuta partecipazione dei cittadini alla vita pubblica;

7. Approva, di conseguenza, i « Principi guida per una politica di partecipazione responsabile dei cittadini alla vita comunale e regionale» che figurano in allegato alla presente Risoluzione;

8. Invita le autorità locali e regionali d'Europa a prendere in considerazione i suddetti principi guida:

dedicando per esempio alla questione alcune sedute di lavoro pubbliche;

9. Invita i cittadini europei e le loro associazioni ad accordare un'attenzione particolare ai suddetti Principi guida;

10. Chiede alla propria Commissione competente di riesaminare tale questione al momento opportuno, alla luce dei risultati che saranno stati ottenuti nel frattempo, al fine di pervenire, qualora si riveli necessario, ad una nuova formulazione più precisa e vincolante di tali Principi.

ALLEGATO

Principi guida per una politica di partecipazione responsabile
dei cittadini alla vita comunale e regionale

I. Il cittadino e la sua responsabilità nei confronti della collettività– diritti dei cittadini

Nel diventare Parti Contraenti della Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell'Uomo e delle Libertà Fondamentali (1950) e della Carta sociale europea (1961), gli Stati membri del Consiglio d'Europa si sono impegnati a riconoscere e a garantire che i diritti inalienabili dell'uomo e del cittadino diventino il fondamento del loro ordinamento giuridico. Si sono in tal modo impegnati, in quanto Stati animati dal desiderio di tutelare la giustizia sociale e la preminenza del diritto, a garantire a ogni persona il massimo dei diritti e delle libertà compatibili con i diritti e le libertà altrui, e ad offrire a ciascuno i mezzi e le possibilità di condurre una vita soddisfacente. Il fatto di riconoscere che i diritti dell'uomo e del cittadino costituiscono le basi stesse dell'ordinamento giuridico è il presupposto di una vita in società rispettosa della persona umana.

Ciononostante, il godimento pacifico e fruttuoso di questa vita in comune non è assicurato unicamente da questa garanzia legale dei diritti e delle libertà. Dipende ugualmente in larga misura dall'uso che i cittadini fanno di questi diritti e libertà, dai valori e dalle concezioni che guidano la scelta del loro progetto di vita e del loro modo di esistenza, come pure dall'atteggiamento che hanno nei confronti del loro ambiente, che si tratti della sfera familiare, sociale o politica.

I diritti corrispondono tutti a dei doveri che hanno un carattere giuridico. Nel sancire tali doveri, l'ordinameno giuridico impone ai cittadini il rispetto della legge. I doveri che rientrano nella sfera dell'etica, ossia i doveri etici e morali si contraddistinguono dagli obblighi giuridici. Da un lato, in quanto norme per una vita armoniosa, vanno oltre i semplici obblighi che il diritto e la legge possono esigere in uno Stato che difende i diritti e le libertà. Dall'altro lato, riguardano i valori e il senso del bene, e quindi la coscienza, le convinzioni, il senso della responsabilità e il comportamento di ciascuno, mentre invece il diritto disciplina unicamente la condotta esterna.

Il rispetto degli obblighi giuridici è una condizione necessaria, ma non sufficiente per consentire una vita in seno alla società rispettosa della persona umana. Occorre per questo che il margine di manovra garantito ai cittadini dai diritti e dalle libertà sia conforme a dei principi etici e morali.

Per questo il Congresso dei poteri locali e regionali d'Europa esorta i cittadini degli Stati membri del Consiglio d'Europa a prendere in considerazione, a riconoscere e a mettere in applicazione, in quanto doveri del cittadino, i doveri etici e morali qui appresso enunciati.

Essere responsabile della propria vita

Ogni persona deve sforzarsi di elaborare, entro i limiti della legge, un progetto di vita ragionevole corrispondente ai propri interessi, capacità e possibilità e di realizzarlo in modo responsabile.

Ogni persona deve adoperarsi per coltivare i propri doni naturali e, entro i limiti delle proprie responsabilità, sviluppare le competenze che gli consentiranno di realizzare il proprio progetto di vita. Deve inoltre aver cura della propria salute.

Per concepire un progetto di vita ragionevole, l'interessato deve «organizzare» in un certo senso la diversità dei propri bisogni e delle proprie inclinazioni, deve saper discernere il necessario, l'utile e il dilettevole e deve aspirare al dominio e al controllo di sé.

Di conseguenza, non deve lesinare gli sforzi volti ad evitare l'apparizione di dipendenze patologiche o fisiche, tali da impedirgli di condurre una vita ragionevole.

Ogni persona deve, nel quadro del proprio progetto di vita, esercitare in modo autonomo le competenze che può assumere e ricorrere alla società unicamente per quei compiti che sono al di sopra delle sue forze.

Ogni persona deve poter rendere conto dei valori e delle scelte essenziali che costituiscono la base del suo progetto di vita. Deve quindi sforzarsi non soltanto di sviluppare delle competenze professionali, ma ugualmente far posto a quella «educazione del cuore» senza la quale non si può essere «una persona perbene».

Essere responsabile nei confronti dei propri concittadini

Dai diritti umani derivano degli obblighi giuridici nei confronti degli altri, ai quali ognuno deve adeguarsi moralmente. Nei suoi rapporti con il prossimo, ogni persona deve conformarsi all'etica dei diritti umani.

Ne deriva il dovere di rispettare la vita, la dignità e la liberta di qualsiasi individuo, il dovere di impegnarsi per la giustizia e la solidarietà e di dimostrare tolleranza verso le convinzioni degli altri.

Nessuno ha il diritto di esercitare, nei confronti di qualunque persona, una discriminazione basata sul sesso, l'origine etnica, la nazionalità, la religione, la cultura o la lingua.

Ogni persona deve sforzarsi, per realizzare il proprio progetto di vita, di sviluppare quelle qualità che vorrebbe ritrovare negli altri. Questo principio di reciprocità dipende dalla regola d'oro secondo la quale non si deve fare agli altri quello che non si vorrebbe che ci venisse fatto.

Deve parimenti avere la volontà di dimostrarsi sollecita, cortese e servizievole nei confronti dei propri cittadini, come pure sincera nelle proprie parole e nei propri atti.
In caso di conflitto con gli interessi altrui, ogni persona deve sforzarsi per quanto possibile di comporre la controversia mediante un compromesso ed una soluzione amichevole, piuttosto di ricercare altre vie.

Ogni persona deve rispettare la reputazione e l'onore altrui, come pure la vita privata e i beni altrui, in quanto spazio entro il quale si esercita la libertà dell'altro.

Ogni persona deve, per quanto possibile, impegnarsi a favore della tutela dell'ambiente naturale e dell'utilizzazione moderata delle risorse che sono poco abbondanti, in modo che le generazioni future possano, anch'esse, vivere in condizioni di vita decenti.

Coppia e famiglia

I rapporti tra le donne e gli uomini devono sempre essere improntati ad un'etica di pari dignità tra i due sessi, che esclude i pregiudizi e i comportamenti sessisti.

I rapporti tra i partner devono essere contraddistinti da un mutuo rispetto e dal desiderio di equità, di comprensione, di sollecitudine e di premura. La dipendenza e lo sfruttamento sessuale sono contrari ad un'etica di coppia rispettosa della persona umana.

I coniugi devono fondare la loro unione sull'amore, la fedeltà e sul mutuo sostegno praticato con spirito di sollecitudine, e devono mantenere la loro unione nella buona e nella cattiva sorte.

Il padre e la madre hanno il dovere, nei limiti delle loro possibilità, di assumere la loro gravosa responsabilità di genitori. L'amore che dimostrano ai figli, la loro partecipazione alla loro educazione e al loro mantenimento, ma ugualmente i rapporti all'interno della coppia influenzano notevolmente lo sviluppo psicologico dei figli.

Nessuno può sfruttare o maltrattare dei bambini o abusare di loro.

Ogni persona deve contribuire a creare delle relazioni improntate alla dignità tra le generazioni. In particolare, i figli devono onorare i genitori ed offrire loro assistenza e sostegno, specialmente nella loro vecchiaia.

La società

Ogni persona deve sforzarsi, sul luogo del proprio domicilio, di mantenere dei rapporti di buon vicinato, dimostrare sollecitudine, cordialità e disponibilità, e trovare una conciliazione per le controversie che potrebbero insorgere.

Al di là delle regole stabilite dal diritto, la responsabilità personale del proprietario deve essere determinata dagli obblighi sociali legati alla proprietà.

La sicurezza economica di ogni famiglia deve essere garantita essenzialmente, per quanto possibile, secondo il principio di sussidiarietà, da un lavoro retribuito; tale fatto presuppone la ricerca di un lavoro e la volontà di esercitarlo coscienziosamente e con cura.

Il lavoro presso una ditta e l'amministrazione sottintende sempre la cooperazione di più persone. Di conseguenza, ogni persona dipendente di un'azienda o di un'amministrazione deve, soprattutto se esercita una funzione di dirigente, trattare ciascuno dei propri colleghi con cortesia ed equità e rispettarne la dignità di essere umano.

I rapporti tra i concorrenti economici devono, anch'essi, essere improntati alla trasparenza, al rispetto e alla lealtà.

La libertà dei mass media conferisce alle persone che lavorano in questo settore la responsabilità particolare di diffondere delle informazioni veritiere e miranti all'obiettività, di rispettare la vita privata, come pure la buona educazione e la morale pubblica e di astenersi da qualsiasi apologia della violenza e della brutalità.

Ogni persona deve, nella propria vita professionale, soddisfare gli obblighi che le competono nell'ambito della sua responsabilità verso gli altri e che sono elencati nella presente dichiarazione. Nessuna professione permette di sottrarsi a questi obblighi, che si impongono anche di diritto ai cittadini stranieri.

Settore politico

L'applicazione di una politica democratica ispirata ai diritti dei cittadini presuppone che ci si trovi di fronte a cittadini maggiorenni, che condividono gli ideali democratici, si interessano alla politica e sono consapevoli della loro responsabilità politica. Nessun Stato può essere democratico se i suoi cittadini disdegnano la politica.

Assumere le proprie responsabilità democratiche e cittadine significa inoltre volersi informare sugli avvenimenti politici, contribuire al dibattito pubblico di idee e alla formazione di una volontà pubblica e partecipare attivamente alla vita politica in quanto cittadino impegnato.

Perché la vita in società sia armoniosa, occorre che un gran numero di gruppi sociali e di istituzioni prendano delle iniziative, creino delle strutture di interesse comune ed organizzino delle reti associative di mutuo soccorso e che, mediante il loro impegno sociale e culturale, dimostrino la loro solidarietà. Nei limiti delle loro possibilità, i cittadini devono essere disposti a offrire la loro collaborazione alle organizzazioni politiche e ai comitati di azione, oppure a progetti collettivi, ad assumere delle funzioni politiche e ad offrire i loro servizi nel settore del benevolato.

Una democrazia viva a livello locale nei comuni e nelle regioni è la base di una democrazia valida a livello dello Stato. I cittadini dovrebbero, in modo particolare in questo settore dell'autonomia amministrativa, che non è illimitata, esercitare i loro diritti di partecipazione e di controllo. Potrebbero in tal modo proporre una scuola di democrazia alla gioventù.

Ogni cittadino deve rispettare l'ordine giuridico e costituzionale basato sui diritti dell'uomo e del cittadino ed ubbidire coscienziosamente a delle leggi che sono suggellate dalla legittimità democratica

Inoltre, deve dimostrare coraggio civico per difendere i valori fondamentali dello Stato democratico nel quale domina la preminenza del diritto costituzionale contro idee e discorsi estremisti e contrari ai diritti umani e per intervenire e protestare contro ogni attacco criminale nei confronti delle persone e dei beni, cosi' come contro i comportamenti di vandalismo.

II. Rafforzamento della partecipazione dei cittadini a livello comunale e regionale - Diritti dei cittadini -

1. La partecipazione dei cittadini alla politica locale deve essere garantita ad ogni livello politico ed amministrativo. Il Congresso dei poteri locali e regionali d'Europa condivide pertanto il punto di vista espresso nel Programma d'azione 21, secondo il quale la partecipazione ampliata del pubblico al processo decisionale è una condizione fondamentale per conseguire uno sviluppo sostenibile.

Ciò presuppone essenzialmente:

l'applicazione del principio di sussidiarietà, secondo il quale gli affari pubblici devono essere gestiti dalla pubblica amministrazione unicamente nel caso in cui i cittadini e le loro associazioni basate sulla libera partecipazione non possano occuparsene con esito positivo;

il diritto dei cittadini ad essere informati di qualsiasi progetto o programma di rilievo e ad essere ascoltati prima che vengano prese le decisioni (la trasparenza conforta il senso dell'interesse generale!);

l'utilizzazione delle nuove tecnologie dell'informazione per un'informazione completa dei cittadini e per l'individuazione dei bisogni e dei problemi;

la creazione di un sistema di cooperazione ispirato alla massima fiducia tra i funzionari specializzati dei servizi pubblici e i cittadini e i loro rappresentanti;

l'associazione più stretta possibile alla vita politica di tutti gli abitanti, che abbiano o meno la nazionalità del paese;

2. Il Congresso dei poteri locali e regionali d'Europa invita le città e i comuni ad esaminare l'ambito della partecipazione democratica nel contesto della legislazione nazionale e, ove necessario, ad ampliarlo ed approfondirlo.

La partecipazione dei cittadini era limitata essenzialmente, finora, alla partecipazione alle elezioni e alla possibilità di esercitare un'influenza a monte delle assemblee politiche. Orbene, il concetto di autonomia amministrativa va oltre. Presuppone che gli interessati assumano attivamente l'onere degli affari che li riguardano, allo scopo di accrescere il benessere degli abitanti e di preservare le specificità storiche e regionali.

Occorre in tale contesto tener conto delle nuove motivazioni sulle quali si basa l'impegno dei cittadini. Mentre il senso del dovere era nel passato una motivazione frequente e determinante per assumere dei compiti volontari, oggi viene maggiormente posto l'accento sulla soddisfazione e sul senso di realizzazione personale che procurano tali attività. Per molte persone, l'importante è veder riconosciute le proprie capacità e le proprie inclinazioni personali ed impegnarsi per una durata determinata in certi progetti.

3. Per promuovere l'impegno dei cittadini negli affari comunali, i comuni e le regioni si impegnano a tener conto degli obiettivi politici indicati qui appresso e ad adoperarsi per la loro attuazione:

Miglioramento della trasparenza

Dare un carattere pubblico agli ordini del giorno e alle decisioni dei consigli e degli esecutivi comunali

Gli ordini del giorno e le decisioni dei consigli ed esecutivi comunali dovrebbero non solo venir pubblicati, conformemente alle disposizioni legali, ma essere ugualmente portati a conoscenza del vasto pubblico in vari modi: invio a tutte le famiglie, pubblicazioni nella stampa, diffusione alla radio e alla televisione, distribuzione nei caffé, club e altri luoghi pubblici, messa a disposizione sui siti web, per esempio.

Trasparenza degli organigrammi

I cittadini, come gli abitanti, dovrebbero essere informati della struttura dell'amministrazione e dell'identità delle persone responsabili.

Carattere pubblico del processo decisionale

Il principio del carattere pubblico delle riunioni dei consigli comunali e delle loro commissioni è uno dei fondamenti essenziali delle strutture democratiche. In tal modo, tutti i cittadini hanno la possibilità di osservare i lavori dei rappresentanti da loro eletti. Tale pratica ha inoltre il vantaggio di risvegliare e di sviluppare l'interesse del pubblico per l'autonomia amministrativa e di radicare tale concetto nella coscienza dei cittadini.

Centri di documentazione ad hoc

Tutte le amministrazioni competenti su un determinato territorio (per esempio, una regione, una contea, un distretto), dovrebbero creare in ogni città, in ogni villaggio e, nelle grandi città, almeno in ogni quartiere, un centro speciale comune di documentazione; tutti gli abitanti dovrebbero essere in grado, indipendentemente dalla loro nazionalità, di andare a consultare tutti i documenti relativi agli ordini del giorno degli esecutivi comunali e delle riunioni dei consigli comunali, come pure i documenti riguardanti le decisioni prese o da prendere. I documenti dovrebbero essere agevolmente accessibili; dovrebbe essere possibile effettuare delle fotocopie e portarle via.

Obbligo di ascoltare il parere dei privati cittadini prima dell'adozione di decisioni amministrative

Prima di prendere una decisione che può avere un'influenza sui diritti di un privato (persona fisica o morale, indipendentemente dalla sua nazionalità), l'amministrazione comunale dovrebbe informare la persona interessata del processo decisionale in corso ed ascoltarla.

Accesso diretto alle amministrazioni per i cittadini e gli abitanti

Ogni membro di un consiglio, di un esecutivo o di una amministrazione dovrebbe proporre ufficialmente degli orari dedicati specialmente all'accoglienza del pubblico. Sarebbe inoltre opportuno - viste le evoluzioni tecniche - mettere a disposizione dei cittadini e degli abitanti un indirizzo e-mail per ricevere le loro proposte e i loro commenti.

Rafforzamento della partecipazione a monte del parlamento

Il principio della democrazia presuppone dei cittadini che agiscono in modo responsabile. La volontà dei cittadini è la suprema misura dell'azione del consiglio e dell'amministrazione. Per questo la democrazia rappresentativa deve essere completata con elementi di democrazia diretta.
A tal fine, si prenderà in esame in particolare la possibilità di :

- Petizioni popolari e referendum

La petizione popolare e il referendum sono le forme più avanzate di partecipazione diretta dei cittadini alle decisioni politiche di carattere tecnico. Mediante una petizione popolare, i cittadini possono richiedere che la decisione riguardante una questione che interessa il comune spetti a loro, in luogo e vece del consiglio.

- Diritti ad essere ascoltati

Ogni cittadino ed ogni abitante del comune dovrebbe avere la possibilità di rivolgere delle proposte e delle lagnanze al consiglio o all'amministrazione comunale.

- Richieste degli abitanti

Ogni abitante dovrebbe avere la possibilità di rivolgere delle richieste al consiglio e all'amministrazione. La richiesta deve contenere una domanda motivata per poter condurre il consiglio ad esaminare una proposta che è di sua competenza e a prendere una decisione.
- Sedute riservate alle domande

Le sedute del consiglio e delle commissioni riservate alla presentazione di domande consentono ai cittadini e agli abitanti di sottoporre direttamente e personalmente delle questioni e dei problemi ai suddetti organi. In tal modo vengono rafforzate le relazioni tra la popolazione e gli amministratori locali.

- Indagini presso la popolazione

Gli enti comunali e regionali dovrebbero condurre più frequentemente delle indagini presso la popolazione, avvalendosi delle nuove tecnologie, per informarsi su certe questioni che possono porre dei problemi alla popolazione.

- Riunioni degli abitanti

Le riunioni tra gli abitanti possono essere utili per il mutuo scambio di informazioni tra l'amministrazione, il consiglio e la popolazione.

- Associazione di esperti

Per avvalersi delle competenze dei cittadini e degli abitanti, occorre creare la possibilità di associare ugualmente al lavoro degli organi politici dei comuni delle personalità locali non elette (siano esse cittadini del paese o meno) in quanto esperti.

- Nuovi metodi di partecipazione

Cellule di pianificazione /Parere consultivo dei cittadini

Un gruppo rappresentativo o funzionale di cittadini interessati (per esempio delle persone che abbiano un effetto moltiplicatore delle informazioni, associazioni) effettua, su invito del comune, delle valutazioni oppure elabora delle raccomandazioni indipendenti su delle questioni di attualità riguardanti il comune. Il potere decisionale del consiglio non viene rimesso in causa; quest'ultimo tiene tuttavia conto di tali raccomandazioni nel corso del suo processo decisionale.

Tavole rotonde

Una tavola rotonda consente di elaborare collettivamente un progetto mediante una discussione su un tema che interessa il comune (per esempio, lo sviluppo urbano). I partecipanti al dibattito devono rappresentare la gamma più vasta possibile di organizzazioni e di interessi in causa. Le norme per la procedura sono stabilite ogni volta. Anche in questo caso, resta intero il potere decisionale del consiglio.

Conferenze sul futuro del comune

Un gruppo di cittadini, membri di associazioni e rappresentanti degli ambienti economici e politici,– per esempio – si riunisce per discutere sugli obiettivi di sviluppo di un comune e sui cambiamenti necessari (per esempio, visione per il 2010). Tali conferenze possono sfociare su iniziative che riguardano dei progetti concreti.

- Mediatore

Per migliorare le relazioni tra l'amministrazione e i cittadini, viene raccomandato di istituire la figura di un mediatore, incaricato di intervenire in quanto istanza di conciliazione indipendente in caso di controversia, di malinteso o di errore.

- Sussidiarietà orizzontale

Nei limiti della legge, i comuni e le regioni si impegno a condurre una politica nella quale l'amministrazione dei servizi locali viene delegata a delle organizzazioni locali di pubblica utilità e/o a delle associazioni locali di consumatori.

In tal modo, i comuni e le regioni potranno sorvegliare i servizi offerti dal punto di vista della qualità e dei costi, al fine di garantire che l'associazione di pubblica utilità e/o l'associazione di consumatori alla quale è stata affidata l'esecuzione di un determinato servizio: (i) disponga del know-how professionale necessario; e (ii) offra i suoi servizi a tutti, e non solo ai suoi membri o alle persone che le sono favorevoli.

I comuni si impegnano a non esercitare, in seno alle organizzazioni di pubblica utilità e/o alle associazioni di consumatori nessuna discriminazione basata sulla nazionalità, la religione, il sesso o le opinioni pubbliche.

Miglioramento della partecipazione parlamentare

- Età del diritto di voto/regime elettorale

In una democrazia parlamentare, il diritto di voto è il diritto più importante dei cittadini. Tale diritto fondamentale deve essere rivalorizzato per rafforzare gli organi rappresentativi eletti a qualsiasi livello. Occorre riflettere, in tale prospettiva, sulla possibilità di abbassare l'età del diritto di voto e di eleggibilità. Occorre inoltre dare nuova forma al regime elettorale al fine di offrire ai cittadini la maggior libertà possibile nella designazione dei membri del consiglio. Il sistema del cumulo e del "panachage", nel quale gli elettori dispongono di più voti che possono venir attribuiti a un solo candidato oppure a più membri di diversi partiti, ha come risultato di rafforzare il carattere nominale delle elezioni, come pure delle istanze politiche.

- Elezione diretta del sindaco

L'elezione diretta del sindaco consente ai cittadini di fare da soli una scelta personale della massima importanza per il loro comune e di presentare la loro candidatura.

- Consiglio dei giovani/parlemento dei giovani

Spinti tra l'altro dall'impressione che le nostre società dimostrano disinteresse e distacco per la politica, gli attori politici stanno riflettendo con crescente attenzione alla partecipazione dei bambini e dei giovani a tutti gli affari che li riguardano. La creazione di tali istituzioni può essere stabilita nel diritto comunale

E' essenziale, per la riuscita dei consigli e dei parlamenti dei giovani, limitare i temi affrontati al contesto immediato della vita dei giovani. La chiarezza ne è una condizione necessaria. Delle norme di procedura istituzionalizzate rafforzeranno la regolarità e l'affidabilità di tali organi, ma non possono essere un ostacolo alla spontaneità della partecipazione.

- Consigli consultivi degli anziani

Per individuare i bisogni specifici di una fascia della popolazione la cui importanza numerica sta crescendo durevolmente, visto lo sviluppo demografico, è utile istituire dei consigli consultivi degli anziani presso gli enti locali e regionali. Tali consigli svolgono una doppia funzione: arricchire le discussioni politiche con le loro conoscenze specifiche ed aprire agli anziani un campo di intervento politico.

- Il diritto degli abitanti che non hanno la cittadinanza del paese di farsi rappresentare nei consigli

Gli abitanti che non hanno la cittadinanza del paese dovrebbero avere la possibilità - nei limiti consentiti dalla legge- di delegare in seno ai consigli comunali o alle commissioni dei rappresentanti che dispongano non solo di funzioni consultive, ma abbiano ugualmente i diritti dei membri a pieno titolo.

Rafforzamento delle competenze nel settore della comunicazione e della partecipazione dei cittadini

Perché i cittadini siano disposti ad impegnarsi, è indispensabile che nel comune regni un clima propizio a tale impegno. Dipende dai comuni che l'interesse dei cittadini per il volontariato aumenti, ristagni o cali. Essi possono creare un clima favorevole al volontariato, soprattutto istituendo un quadro appropriato ed evitando delle lungaggini burocratiche.

- Rafforzamento del lavoro delle associazioni, promozione delle fondazioni

Le associazioni sportive, culturali e tradizionali, i gruppi di assistenza, i comitati politici e le altre iniziative svolgono un ruolo estremamente utile per l'integrazione sociale. Sono dei luoghi in cui i conflitti vengono risolti in modo costruttivo; numerose associazioni e club offrono un immenso contributo alla prevenzione della criminalità. Sono ambienti in cui si impara ad impegnarsi e ad assumere delle responsabilità, per cui rappresentano un'importanza rilevante per qualsiasi società cittadina ed attiva.

- Impegno e partecipazione dei cittadini nell'ambito dello sviluppo locale

Uno sviluppo locale moderno, a livello delle collettività o dei quartieri di una città, non si limita alla partecipazione degli abitanti alla pianificazione delle infrastrutture. E' invece importante condurre una politica concertata a favore della collettività o del quartiere. Tale politica può inserirsi nell'ambito del coordinamento di numerose attività: provvedimenti per la promozione degli investimenti a prossimità delle zone abitate, misure per la promozione dell'occupazione, prestazioni sociali di prossimità, ristrutturazione delle case comunali, dei centri socioculturali e dei luoghi di incontro, manutenzione degli impianti per i giochi e lo sport, animazione delle reti del consiglio in materia di sanità, assistenza o delle strutture per l'accoglienza dei bambini.

I comuni possono sostenere dei progetti nel campo del migliorameno dell'ambiente urbano, della creazione e della manutenzione del verde pubblico, della progettazione di aree di svago e di giochi, dell'organizzazione di manifestazioni culturali e sportive, della lotta alla delinquenza e dell'istituzione di dispositivi di assistenza nel vicinato, soprattutto per gli anziani.

- Incoraggiamento e rafforzamento del volontariato

I comuni sono invitati ad associare molto più strettamente i cittadini, che sono in definitiva i destinatari di tutta l'attività comunale, ai servizi che forniscono. I comuni possono incoraggiare la partecipazione dei cittadini grazie ad una serie di misure quali delle presentazioni nelle scuole e nei luoghi di incontro molto frequentati, dei programmi speciali alla radio e alla televisione locale, la distribuzione di opuscoli, ecc.

I comuni possono attribuire dei premi speciali a delle persone fisiche e/o morali che hanno contribuito in modo particolarmente utile alla vita della collettività locale.

I comuni e le regioni possono predisporre delle politiche atte ad incoraggiare e a sostenere l'impegno degli abitanti nelle attività di mutua assistenza nell'ambito del vicinato (quali l'accudire ai bambini, l'assistenza agli anziani ecc). Si potranno segnatamente prendere in esame i seguenti provvedimenti:

– presa di contatto: entrare in contatto con i cittadini che fanno del volontariato e con delle organizzazioni, convincere le organizzazioni ad ammodernare le loro forme di lavoro grazie a dei volontari. Condurre un lavoro differenziato di comunicazione con il pubblico: sostenere un volontariato moderno, organizzare delle sedute di informazione, predisporre delle azioni in collaborazione con i mass media, la stampa, la radio e la televisione;

– informazione: presentare le attività realizzate dal volontariato e rendere in tal modo trasparente l'offerta e la domanda nel settori della cultura, dell'ecologia, dello sport e degli affari sociali;

– consulenze: avere dei colloqui con i volontari per chiarificare le loro motivazioni, i loro interessi e le loro realtà e con le organizzazioni per mettere a punto delle concezioni e dei modelli applicabili nel contesto del lavoro con dei volontari;

– mediazione: indirizzare la persona «che ha il profilo giusto» verso l'attività «che le conviene », e spiegare alle organizzazioni le nuove esigenze poste dal lavoro con dei volontari;

– accompagnamento: offrire un supporto tecnico e personale ai volontari

– perfezionamento: garantire delle misure di formazione continua e di perfezionamento, in cooperazione con i vari partner, con durate diverse.

Per tutti gli attori impegnati, la promozione dell'impegno dei cittadini avrà d'ora in poi delle esigenze elevate. Orbene, l'impegno dei cittadini è una fonte importante di vita per le città, per i comuni e le regioni. L'amministrazione comunale non deve esserne l'attore principale. Deve svolgere un ruolo di iniziatore e adoperarsi per promuovere lo spirito civico, suscitare l'impegno dei suoi abitanti, e ravvicinare eventuali iniziative latenti. Nell'adottare tale ruolo di coordinamento, le città, i comuni e le regioni rafforzeranno, a vantaggio di tutta la comunità, la capacità delle collettività di vivere insieme.

1 Discussa e adottata dal Congresso il 24 maggio 2000, 2a seduta (ved. Doc. CG (7) 8, progetto di Risoluzione presentato dal Sig. M. Haas, relatore).