Risoluzione 120 (2001)1 sul rafforzamento della capacità dei poteri locali e regionali di garantire la gestione integrata cooperativa e sostenibile delle risorse idriche transfrontaliere

Il Congresso, vista la proposta della Camera delle Regioni,

1. Avendo esaminato:

la propria Raccomandazione CPR (8) 3, sul rafforzamento della capacità dei poteri locali e regionali di promuovere la gestione integrata cooperativa e sostenibile delle risorse idriche transfrontaliere;

2. Considerando:

a. che la gestione delle risorse idriche è un elemento cruciale per lo sviluppo di un'Europa più unita e più democratica;

b. che la relazione complessa che esiste tra il principio della sovranità nazionale e il carattere transfrontaliero dei corsi d'acqua internazionali offre un forte potenziale di cooperazione tra gli Stati membri, ma che i bisogni ambientali, sociali ed economici legati all'acqua non possono venir soddisfatti con una semplice collaborazione tra gli Stati, bensi' richiedono gli sforzi congiunti da parte della quasi totalità dei protagonisti, ivi compresi i poteri locali e regionali e la popolazione;

c. che i problemi legati alla gestione delle risorse idriche non possono venir risolti dalle autorità in modo separato e che occorre definire degli approcci predisposti a livello dell'intero bacino idrologico;

d. che nell'incoraggiare la cooperazione tra enti territoriali da entrambi i lati di una frontiera nazionale si suscita una consapevolezza dell'interdipendenza delle decisioni riguardanti l'acqua;

e. che un'autentica partecipazione della popolazione diventa effettiva unicamente quando le parti interessate sono associate al processo decisionale e quando le persone riconoscono che vivono in un bacino di raccolta delle acque che non è autonomo.

3. Pone in risalto la necessità di instaurare, per i corsi d'acqua, una vera cooperazione transnazionale a livello del bacino idrologico.

4. Sottolinea il bisogno di analizzare i problemi che si pongono su come cooperare e ripartirsi i corsi d'acqua transfrontalieri nel bacino del Danubio, tenendo conto dell'esperienza acquisita nel bacino renano.

5. Raccomanda ai poteri locali e regionali d'Europa:

- di continuare a cooperare tra di loro nel campo della gestione idrica, soprattutto per quanto riguarda la prevenzione dell'inquinamento e la privatizzazione dell'erogazione dell'acqua.

6. Chiede ai poteri locali e regionali:

a. di valutare le informazioni che giungono dalla base, relative alle lacune del sistema e ai veri bisogni delle popolazioni interessate, in vista di contribuire all'elaborazione di nuove strategie orientate verso una gestione dell'acqua meglio informata, maggiormente cooperativa e più sostenibile su scala locale e regionale nei bacini transfrontalieri complessi;

b. di sostenere le attività del Congresso e della Croce Verde Internazionale (CVI) in materia di analisi dei sistemi di definizione delle politiche e di messa a punto dei processi decisionali nei bacini idrologici, e in questo caso nei bacini del Danubio e del Reno, provvedendo a garantire il trasferimento delle informazioni pertinenti.

1 Discussa e approvata dalla Camera delle Regioni il 30 maggio 2001 e adottata dalla Commissione Permanente del Congresso il 31 maggio 2001 (ved. Doc CPR (8) 3, progetto di Risoluzione presentato dalla Sig.ra C. Jacobs, relatore).