Il Congresso

dei poteri locali e regionali

Conseil de l'Europe

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TREDICESIMA SESSIONE

(Sessione di primavera , Strasburgo, 27- 28 marzo 2007)

Raccomandazione 214 (2007) [1]

sulle elezioni locali in albania

(osservate il 18 febbraio 2007)


Il Congresso,

1. Considerando:

a. la Risoluzione statutaria (2000) 1 del Comitato dei Ministri, relativa al Congresso dei poteri locali e regionali d’Europa;

b. i principi enunciati nella Carta europea dell’autonomia locale, ratificata dall’Albania il 4 aprile 2000 ed entrata in vigore nel paese il 1 agosto 2000;

c. la propria Raccomandazione 201 (2006) sulla democrazia locale e regionale in Albania;

d. i propri rapporti precedenti relativi all’osservazione dello svolgimento delle elezioni in Albania[2];

e. il proprio Rapporto sulle elezioni locali, organizzate in Albania il 18 febbraio 2007, che presenta le conclusioni della missione di osservazione condotta dal Congresso;

2. Ricorda il ruolo svolto dal Congresso nell’osservazione delle elezioni, in particolare per le elezioni a livello locale e regionale,  pienamente convinto che lo svolgimento di elezioni locali e regionali libere ed eque, organizzate in conformità con le norme elettorali internazionali, sia essenziale per garantire la legittimità delle istituzioni, costruire un regime democratico fondato su sani principi e porre le basi per una buona governance a livello locale e regionale;

3. Constata: 

a. per quanto concerne la campagna elettorale:

i.              la brevissima durata della campagna, che ha causato difficoltà non indifferenti di natura organizzativa;

ii.       l’utilizzazione dei mass media verso la fine della campagna per lanciare attacchi personali contro esponenti politici e in modo generale le carenze del dibattito politico su questioni di interesse locale;

iii.      l'utilizzazione dei mezzi amministrativi delle collettività a fini elettorali;

b. per quanto concerne l’organizzazione delle elezioni:

i.       l’urgente necessità di un sistema coerente a livello nazionale in materia di carte di identità e di indirizzi dei votanti;

ii.       la possibile confusione degli elettori, posti di fronte a più schede elettorali insufficientemente differenziate, in particolar modo a Tirana, dove l’elettore deve votare quattro volte;

iii.      la persistente pratica del voto di gruppo e del voto assistito;

iv.      l’insufficienza delle disposizioni adottate per consentire il voto dei detenuti, dei degenti in luoghi di cura e dei membri delle forze armate;

v.      l’assenza di disposizioni atte a facilitare il voto degli Albanesi residenti all’estero;

vi.      il fatto che numerosissimi seggi elettorali siano ancora inaccessibili alle persone disabili e di difficile accesso per gli anziani;

vii.     una formazione insufficiente dei membri delle commissioni elettorali, vista la brevità della campagna;

viii.    un notevole ritardo nella pubblicazione dei risultati definitivi;

4. Desidera portare le seguenti raccomandazioni all’attenzione del Comitato dei Ministri e dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa;

5. Invita le autorità albanesi ad adottare tutti i provvedimenti necessari per mettere in opera le seguenti raccomandazioni:

a. in materia di campagna elettorale:

i.       adottare i provvedimenti appropriati per evitare l’utilizzo abusivo dei mezzi amministrativi pubblici a fini elettorali, in occasione di future elezioni;

b. in materia di amministrazione delle elezioni:

i.       adottare i provvedimenti necessari per introdurre quanto prima un sistema nazionale di carte di identità e un notevole miglioramento dell’anagrafe, per disporre degli indirizzi dei votanti;

ii.       migliorare la presentazione e la differenziazione delle schede elettorali, al fine di evitare confusioni quando sono organizzate simultaneamente più elezioni;

iii. accertarsi che i membri delle commissioni elettorali ricevano una formazione adeguata;

iv.      vigilare affinché il materiale necessario, le liste elettorali e le liste dei membri delle commissioni elettorali siano forniti ai seggi elettorali sufficientemente in anticipo, per permettere ai seggi di essere aperti e chiusi all’ora prevista;

v. migliorare le disposizioni atte a consentire ai detenuti, ai degenti in ospedale e ai membri delle forze armate di votare;

vi.      esaminare le possibilità di agevolare il voto dei cittadini albanesi residenti all’estero, per esempio organizzando un voto nei locali dei consolati albanesi, se possibile;

vii.     proseguire gli sforzi per rendere maggiormente accessibili i seggi elettorali alle persone disabili e agli anziani;

viii. fare esaminare da un organo indipendente l’affidabilità dell’inchiostro indelebile utilizzato per il voto, per evitare i doppi voti;

ix.      esaminare la possibilità di organizzare uno spoglio delle schede in ogni seggio, al fine di limitare al massimo i rischi di frode elettorale, e ridurre i ritardi nella pubblicazione dei risultati.

6. Rinnova la sua offerta di sostenere e aiutare le autorità albanesi nei loro sforzi per attuare le suddette raccomandazioni e rafforzare la democrazia locale e regionale in tutto il paese, conformemente agli impegni assunti dall’Albania in materia di rispetto delle norme elettorali internazionali e della Carta europea dell’autonomia locale.



[1] Discussa e adottata dalla Commissione permanente dal Congresso il 28 marzo 2007 (vedi doc. CG(13)44, progetto di raccomandazione, presentato da J-C Frécon (Francia, L, SOC) relatore).

[2] Rapporto sulle elezioni locali in Albania (1 e 15 ottobre 2000), CG/CP(7)13; Rapporto sull’osservazione delle elezioni locali in Albania (12 ottobre 2003), CG/CP(10)16; Rapporto sulle elezioni locali parziali a Tirana, Albania (28 dicembre 2003), CG/BUR (10) 87.