TREDICESIMA SESSIONE

(Sessione di primavera , Strasburgo, 27- 28 marzo 2007)

Raccomandazione 212 (2007) [1]

sulla e-sanità e la democrazia nelle regioni


1. La e-sanità dipende da tutto un insieme di tecnologie sempre più integrate. Esse migliorano in modo significativo l’accesso all’informazione e la comprensione delle questioni riguardanti la salute, grazie all’apprendimento mediante mezzi elettronici (e-learning) incentrato sul paziente, grazie allo scambio di informazioni e di servizi in tempo reale, quali la diagnosi a distanza (telemedicina) o la cartella medica per via elettronica, oltre alla possibilità di un monitoraggio a domicilio;

2. Per i cittadini, il principale vantaggio della e-sanità è l’accesso a questo insieme di informazioni, comunicazioni e servizi a domicilio, e la possibilità di fruire di un contatto diretto con i professionisti e i servizi sanitari; per gli operatori sanitari, i principali vantaggi della e-sanità sono il miglioramento dell’accesso ai sistemi di assistenza alla decisione clinica, che consentono di migliorare la qualità delle loro decisioni e della prestazione dei servizi e di accedere a fonti di informazione molto ricche e a formazioni professionali continue.

3. Nel campo della salute si osserva da un certo numero di anni, nella maggior parte dei paesi europei, una duplice evoluzione, che tende a trasferire le responsabilità a livello locale e a migliorare la qualità dei servizi e della redditività. La e-sanità può contribuire in modo efficace a tale evoluzione, personalizzando il servizio e adattandolo all’uso individuale. Si tratta di un’illustrazione dell’applicazione in questo campo del principio di sussidiarietà, che consiste nel fornire un servizio al livello in cui è maggiormente efficace;

4. Di fronte alle crescenti preoccupazioni in materia di disparità nel campo delle cure mediche tra le diverse regioni e all’interno di una stessa regione, la e-sanità apre nuove prospettive per riequilibrare la fornitura dei servizi sanitari;

5. La e-sanità dovrebbe essere vista dai dirigenti politici come uno strumento di partecipazione democratica, alla stessa stregua dell’e-learning, dell’e-commerce e dell’e-governance, e non semplicemente come una nuova tecnologia in grado di migliorare l’offerta di servizi sanitari a livello locale. Il rafforzamento dell’integrazione sociale mediante la e-sanità, che comporterà servizi sociali, cure a domicilio e un migliore livello di sanità pubblica, svilupperà una nozione di cure mediche più integrate e concentrate sul cittadino, ma anche una maggiore autonomia del cittadino stesso, e gli fornirà la possibilità di assumere un ruolo proattivo e una capacità di controllo più informata delle sue esigenze sanitarie;

6. In considerazione di quanto precede, il Congresso ritiene che la e-sanità costituisca un nuovo approccio significativo a favore dell’inclusione sociale, e consenta ai pazienti di partecipare attivamente alle cure mediche con migliori risposte a livello locale; di conseguenza, raccomanda al Comitato dei Ministri di chiedere agli Stati membri di:

a. riferirsi alla Raccomandazione (2004)15 del Comitato dei Ministri sull’e-governance per orientare lo sviluppo di un sistema di e-sanità realmente responsabile;

b.elaborare un piano d’azione nazionale in materia di e-sanità, in concertazione con i livelli infranazionali appropriati, destinato a:

i.          istituire un organismo consultivo comune, rappresentativo della società civile, dei prestatori nazionali e locali di cure mediche, con il mandato di valutare, controllare e porre in atto i sistemi di e-sanità, in funzione delle priorità individuate e di renderne conto al pubblico;

ii.         conciliare gli accordi in materia di governance relativi al sistema sanitario nazionale con i metodi di e-governance a livello regionale e locale;

iii.        essere impostato su una prospettiva di servizi di e-sanità flessibili, concentrati sul cittadino e in costante evoluzione, e non basato su modelli di servizi sanitari già esistenti;

iv.        vigilare affinché le politiche in materia di e-sanità restino concentrate sulle priorità sociali e sanitarie, piuttosto che sulle possibilità tecnologiche e nel contempo tengano conto delle esigenze individuate in campo sociale per stimolare l’innovazione e le sue applicazioni;

v.         conciliare le esigenze di prestazioni locali nel quadro delle norme nazionali, quali la portabilità dei vantaggi e dell’accesso, riconoscendo che i sistemi di pagamento dei regimi sanitari raramente si fanno carico del rimborso delle attività nel campo della e-sanità;

vi.        garantire un miglioramento della redditività, grazie a un trasferimento delle risorse dalle istituzioni centralizzate distanti a vantaggio delle strutture meno costose o collegate in rete, maggiormente vicine agli utenti;

vii.       garantire però nel contempo un trasferimento sempre più importante delle cure mediche a livello regionale e locale, accompagnato dalla corrispondente capacità finanziaria, come è previsto nella Carta europea dell’autonomia locale;

viii.      assumere una maggiore portata a livello della consultazione dei cittadini, nel rispetto dei principi della e-governance democratica, che richiede un rafforzamento della partecipazione, dell’iniziativa e dell’impegno dei cittadini a livello nazionale, regionale e locale;

ix.        rendere la e-sanità il più possibile conviviale, conformemente alle norme nazionali in materia di comprensione delle informazioni, di accessibilità per le persone portatrici di handicap e della partecipazione dei cittadini, ivi compreso, ove necessario, utilizzando altre lingue;

c. accertarsi che le politiche nazionali delle telecomunicazioni offrano il miglior accesso possibile, a livello nazionale, ai media della e-sanità (telefono, Internet, televisione, radio, ecc.) e un elevato grado di connettività, affinché gli utenti possano passare agevolmente e in modo continuo dall’uno all’altro tipo di servizi e da una regione all’altra;

d. adoperarsi per normalizzare la fornitura di informazioni e di servizi di e-sanità a livello nazionale, al fine di garantire la portabilità dei diritti per i pazienti in tutto il paese;

e. sostenere la creazione di programmi transfrontalieri di e-sanità che riuniscano le nazioni nel quadro di obiettivi comuni di e-sanità, e segnatamente di appoggiare la proposta avanzata alla 13a sessione plenaria del Congresso di costituire una rete di telemedicina e di insegnamento virtuale nell’Europa del Sud-Est.



[1] Discussa e approvata dalla Camera dei regioni il 27 marzo 2007 e adottata dalla Commissione permanente dal Congresso il 28 marzo 2007 (vedi doc. CPR(13)7, progetto di raccomandazione, presentato da E. Haider (Austria, R, SOC) in nome di M Khan (Regno Unito, R, SOC) relatore).