14a SESSIONE PLENARIA
Strasburgo, 30 maggio – 1° giugno 2007

Principi che regolano la democrazia regionale: proposte e strategia

Risoluzione 244 (2007) [1]

1. Il Congresso ricorda l’interesse manifestato dai Ministri europei responsabili delle collettività locali e regionali per i principi della democrazia regionale in occasione delle loro più recenti Conferenze, svoltesi a Helsinki, il 27-28 giugno 2002 e a Budapest, il 24-25 febbraio 2005.

2. Il consolidamento della democrazia locale e regionale è una delle missioni del Consiglio d’Europa e segnatamente del suo Congresso, le cui attività includono il supporto allo sviluppo delle strutture locali e regionali nei paesi membri.

 

3. Consapevole dell’importanza di difendere e promuovere la democrazia locale e regionale, il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa ha confermato e rafforzato la missione del Congresso con l’adozione della Risoluzione statutaria (2000)1, nella quale sottolinea in particolare il ruolo svolto dal Congresso per intensificare la cooperazione in materia e precisa che uno dei suoi compiti specifici è quello di preparare dei rapporti regolari sulla situazione della democrazia locale e regionale nei paesi membri (art. 2.3c, art. 2.4).

4. In materia di democrazia locale, il Congresso sottolinea il fatto che la Carta europea dell’autonomia locale, aperta alla firma il 15/10/1985, è lo strumento giuridico di riferimento al riguardo. Questa Convenzione, ratificata dalla quasi totalità dei paesi membri del Consiglio d’Europa, svolge infatti un ruolo chiave e costituisce un fondamento imprescindibile per la costruzione di un’Europa basata sui diritti dell’uomo, lo stato di diritto e la democrazia.

5. In tale contesto, il livello di governo regionale è tuttora oggetto di dibattiti, di numerose riflessioni e di riforme istituzionali nella maggior parte degli Stati membri del Consiglio d’Europa. Sfortunatamente, si deve riconoscere che la grande diversità di impostazioni, di esigenze e di riserve istituzionali in materia rende difficile un coordinamento sotto il profilo dei contenuti e della pianificazione temporale.

6. È pur tuttavia interessante notare che gli Stati membri sembrano condividere lo stesso convincimento circa il valore aggiunto che può fornire un buon governo regionale, malgrado le posizioni dissimili da loro adottate in merito al necessario livello di autonomia regionale.

7. Nonostante le riserve espresse da alcuni paesi in merito all’adozione di uno strumento vincolante, il Congresso resta profondamente convinto che sia auspicabile, - pur riconoscendo le notevoli differenze giuridiche e istituzionali in materia di democrazia regionale - fornire un quadro generale comune e armonizzare i processi in corso, o futuri, relativi alla democrazia regionale.


8. A tal fine, per quanto la bozza di Carta dell’autonomia regionale, alla cui elaborazione il Congresso ha lavorato fin dal 1997, non abbia sfortunatamente avuto un esito positivo, il Congresso ritiene importante rilanciare il dibattito sulle prospettive istituzionali della regionalizzazione in Europa, quali si possono delineare oggi.

9. Il Congresso tiene a ricordare e a elogiare a questo proposito il ruolo dell’Assemblea parlamentare, che ha sempre prestato attenzione alle attività del Congresso e ha fornito un prezioso sostegno a tutti gli sforzi da esso compiuti per incoraggiare la democrazia regionale, in particolare grazie alla preparazione di uno strumento giuridico europeo di riferimento.


10. Fin dai primi lavori del Congresso finalizzati all’elaborazione di testi relativi alla democrazia regionale, i numerosi cambiamenti intervenuti nel panorama europeo a livello politico, economico e sociale non hanno fatto altro che evidenziare l’importanza del governo regionale e hanno incoraggiato il Congresso a intraprendere una nuova iniziativa a favore della democrazia regionale e a elaborare un testo sul soggetto.

11. È in tale ottica che il Congresso studia la redazione della bozza di un nuovo testo sulla democrazia regionale, che enuncia l’obbligo per le entità regionali di rispettare il principio di sovranità e di integrità nazionale e di vigilare sugli interessi nazionali nel processo di integrazione europea.

12. Inoltre, pur rispettando le varie forme che possono assumere le regioni europee, e le competenze di ogni Stato circa la definizione delle condizioni che disciplinano la democrazia regionale, il Congresso auspica che vengano presi in considerazione gli interessi degli Stati che ancora non dispongono di strutture regionali, al fine di aiutarli a sviluppare le condizioni necessarie per l”evoluzione della democrazia regionale.

13. Sulla base della sua bozza di testo preliminare, il Congresso proseguirà il suo lavoro di concertazione con le associazioni regionali, il Comitato delle regioni dell’Unione europea, l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa e le entità regionali, per pronunciarsi su questa questione in occasione della sua sessione plenaria del 2008.

14. In considerazione di quanto precede, il Congresso decide:

a. di affidare alla propria delegazione che parteciperà alla Conferenza dei Ministri europei responsabili delle collettività locali e regionali (Valencia, 15-16 ottobre 2007), il compito di richiamare l’attenzione dei Ministri sull’interesse di rilanciare una riflessione su un testo che stabilisca il fondamento dei principi della democrazia regionale, in modo che, sulla base della bozza preparata dal Congresso, si sviluppi un dialogo costruttivo tra il Comitato dei Ministri, l'Assemblea parlamentare e il Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa;

b. di invitare l’Assemblea parlamentare a prendere conoscenza del testo, a condividere l’interesse per questa nuova proposta e a sostenerla, in particolare in occasione della suddetta Conferenza di Valencia e del Colloquio con i Ministri;

c. di esaminare su tale nuova base di discussione il testo di strumento giuridico internazionale relativo all’autonomia e alla democrazia regionale nel quadro della prossima conferenza del 2009, che vedrà riuniti i Ministri europei responsabili delle collettività locali e regionali;

d. di prendere comunque in considerazione, qualunque siano gli orientamenti fissati a Valencia, la possibilità di proseguire le iniziative volte a promuovere e a fare adottare dai paesi che ne esprimessero il desiderio la suddetta Carta della democrazia regionale.



[1] Discussa e approvata dalla Camera delle regioni il 30 maggio 2007, e adottata dal Congresso il 1° giugno 2007, 3a seduta (ved. documento CPR(14)6RESREV, progetto di risoluzione presentata da J.-C. Van Cauwenberghe, Belgio (R, SOC), relatore).