14a SESSIONE PLENARIA
Strasburgo, 30 maggio – 1° giugno 2007

Polizia di prossimità: i poteri locali e regionali garanti di un nuovo partenariato

Risoluzione 237 (2007) [1]

1. Le recenti evoluzioni riguardanti l’insicurezza e il degrado della qualità della vita nelle città europee portano a pensare che i sistemi adottati per il mantenimento dell’ordine non siano adeguati. La popolazione percepisce l’insicurezza come un fenomeno in aumento; tale sensazione di un degrado della situazione è all’origine di una reciproca incomprensione tra le forze dell’ordine, incaricate della sicurezza, e la popolazione;

2. In tale contesto, certi Stati europei sembrano privilegiare un nuovo approccio alle questioni di gestione della sicurezza urbana, tendente a favorire delle relazioni tra le forze di polizia e gli abitanti improntate a rapporti di fiducia, di servizio e di collaborazione;

3. Dal canto suo, il Consiglio d’Europa mira a garantire la sicurezza effettiva e percepita, oltre che il benessere dei cittadini europei. Al riguardo, i Capi di Stato e di governo dei paesi membri del Consiglio d’Europa hanno affermato la loro determinazione a “garantire la sicurezza dei cittadini”, nel corso del Vertice di Varsavia e nel loro Piano d’azione adottato in tale occasione;

4. Il Congresso dei poteri locali e regionali, per parte sua, opera per avvicinare i cittadini alle forze incaricate di garantire la sicurezza, che, per rivelarsi efficaci e democratiche, hanno tuttavia bisogno del sostegno della popolazione. Ricorda al riguardo l’adozione della Risoluzione 220 (2006) sulla sicurezza urbana in Europa e della Risoluzione 180 (2004) sulla polizia locale in Europa;

5. Il Congresso auspica di completare il lavoro già compiuto sulla tematica della polizia locale e della sicurezza urbana ponendo in risalto il ruolo svolto dagli enti locali e regionali per la creazione di polizie di prossimità;

6. Nei paesi che hanno già istituito una polizia di prossimità, gli enti territoriali hanno spesso dimostrato di svolgere un ruolo unificatore e centrale nel partenariato per la sicurezza, che deve associare le popolazioni e i professionisti della sicurezza (polizia, giustizia);

7. In considerazione di quanto precede, il Congresso invita i poteri locali e regionali degli Stati membri a:

a. esercitare la loro influenza sui governi, sottolineando l’interesse che vengano istituiti dei servizi di polizia di prossimità;

b. instaurare dei partenariati basati su risorse comuni tra soggetti istituzionali (per esempio, autorità sanitarie e autorità per la lotta anti incendio), e soggetti associativi locali, i cui interventi costituiscano un complemento a quelli della polizia, in particolare tramite degli organi di coordinamento, incaricati di individuare i problemi sulla base dei dati disponibili, definire degli obiettivi realistici, proporre le azioni da condurre e i mezzi da attuare e infine valutare i risultati ottenuti;

c.responsabilizzare i cittadini, singolarmente e in quanto membri della comunità, e renderli sempre maggiormente consapevoli del fatto che la sicurezza è un affare di tutti, contribuendo attivamente a prevenire la criminalità e sostenendo l’azione della polizia, rassicurando nel contempo le persone che vivono in un clima di timore e si sentono isolate;

d. creare le condizioni necessarie per una comunicazione ottimale tra le forze di polizia e la collettività locale, con modalità che consentano scambi costanti;

e. incoraggiare il ravvicinamento tra i giovani e gli agenti delle forze di polizia, organizzando delle visite della polizia locale nelle scuole per instaurare un dialogo;

f. facilitare il partenariato tra le forze di polizia e i mass media locali, affinché questi ultimi, consci delle sfide poste dalla sicurezza urbana, sostengano l’azione della polizia, si interessino alle tematiche della prevenzione e trattino con il dovuto senso di responsabilità gli incidenti che si verificano nelle vie cittadine e i fatti di cronaca che vedono coinvolte le forze dell’ordine;

g. predisporre spazi e infrastrutture pubbliche con l’assistenza della polizia, per accrescere la sicurezza pubblica e mettere a disposizione della polizia dei locali per la creazione di antenne locali della polizia, presenti sul territorio;

h. intraprendere un lavoro specifico di rivitalizzazione dei quartieri sensibili, favorendo la partecipazione sociale degli abitanti e facendo leva sulla loro identità culturale;

i. sostenere il lavoro della polizia con interventi sociali, quali il finanziamento delle associazioni di quartiere, la presenza di mediatori sociali e culturali, l’adozione di progetti di inserimento lavorativo e di programmi per combattere gli insuccessi scolastici;

j. proporre alle competenti istituzioni della polizia la creazione di ‘zone test’ per sperimentare questo nuovo partenariato per la gestione della sicurezza urbana;

8. Il Congresso invita inoltre i responsabili delle forze di polizia a:

a. garantire che la composizione delle forze di polizia rispecchi la diversità della popolazione e avviare una politica di assunzioni, di formazione e di promozione interna che ponga in risalto l’approccio ispirato alla prossimità e permetta la fidelizzazione del personale, ai fini di una migliore conoscenza del territorio;

b. rafforzare l’accessibilità ai servizi di polizia, in particolare con mezzi specifici, quali la creazione di telefoni a colonnetta per le chiamate d’urgenza e la presenza di poliziotti di quartiere sul territorio, in cooperazione con i poteri locali, un numero di telefono locale o un servizio on-line (commissariati elettronici).

9. Il Congresso si impegna a proseguire i propri lavori sulle politiche di sicurezza e chiede a tal fine alla propria Commissione della coesione sociale di organizzare un convegno su questa tematica, che permetterà di esaminare in particolare il contributo dei poteri locali e regionali all’approccio basato sulla prossimità e all’istituzione di un partenariato per la gestione della sicurezza.



[1] Discussa e adottata dal Congresso il 31 maggio 2007, 2a seduta (ved. documento CG(14)8RES, progetto di risoluzione presentata da D. Lloyd-Williams, Regno Unito (R, GILD), relatore).