14a SESSIONE PLENARIA
Strasburgo, il 30 maggio – 1 giugno 200)

Polizia di prossimità: i poteri locali e regionali garanti di un nuovo partenariato

Raccomandazione 216 (2007)[1]

1. L’aggravarsi della violenza e un accresciuto senso di insicurezza dimostrano i limiti di un approccio di tipo repressivo nella lotta alla criminalità, se si vuole arginare strutturalmente l’evoluzione dei fenomeni di insicurezza; tale approccio, infatti, non risolve le cause più profonde alla base dei problemi che generano l’insicurezza e determinano un deterioramento della qualità della vita;

2. D’altro canto, le forze di polizia, puntando a una specializzazione e a una maggiore professionalizzazione, rischiano di allontanarsi dalla popolazione e di ridurre progressivamente la loro presenza sulla pubblica via, tendendo quindi a prendere meno in considerazione le più grandi preoccupazioni dei cittadini;

3. In tale contesto, la maggior parte degli Stati membri ha definito o ridefinito dei programmi miranti ad avvicinare la polizia alla popolazione, poiché la legittimità della polizia nasce dalle consultazioni e dalle interazioni con le varie fasce della popolazione;

4. Nel corso del Vertice di Varsavia, i Capi di Stato e di governo dei paesi membri del Consiglio d’Europa hanno ribadito la loro determinazione a “garantire la sicurezza dei cittadini”. Tale determinazione è stata riaffermata nel loro Piano d’azione adottato in tale occasione;

5. Il Congresso dei poteri locali e regionali, per parte sua, è conscio della necessità di rafforzare il senso di sicurezza dei cittadini e, al riguardo, ricorda la Raccomandazione 197 (2006) sulla sicurezza urbana in Europa e la Raccomandazione 152 (2004) sulla polizia locale in Europa;

6. In considerazione di quanto precede, il Congresso auspica di intensificare le proprie attività in questo campo, sottolineando il ruolo essenziale svolto dai poteri locali e regionali per costruire un nuovo partenariato per la gestione della sicurezza urbana, che mobiliti tutti gli attori sociali (popolazioni, cittadini) e professionali della sicurezza (polizia, giustizia), al fine di istituire una polizia di prossimità efficace, democratica e integrata. Raccomanda pertanto al Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa di invitare gli Stati membri a:

a. istituire una polizia di prossimità, laddove non esiste ancora, destinata a prendere maggiormente in considerazione le esigenze sociali e a fornire una risposta personalizzata ai cittadini;

b. fornire agli enti locali e territoriali i mezzi organizzativi, umani, materiali, tecnologici e finanziari necessari per implementare tale processo;

c. attuare i principi guida relativi al partenariato per la lotta alla criminalità, quali enunciati nella Raccomandazione Rec(2003)21;

d. vigilare affinché le missioni del personale della polizia si svolgano all’insegna del rispetto e della protezione dei diritti dell’uomo, in modo particolare integrando nella formazione (iniziale e continua) dei membri delle forze di polizia le norme internazionali in materia, conformemente ai principi enunciati nel Codice europeo di etica della polizia (Raccomandazione Rec(2001)10);

e. creare un organo permanente di coordinamento, composto da rappresentanti delle autorità di polizia e dei poteri locali, con la missione di:

i. elaborare programmi comuni di sicurezza;

ii. garantire il coordinamento tra gli interventi in materia di sicurezza e quelli destinati a mantenere l’ordine pubblico;

iii. condurre azioni destinate a prevenire le violazioni della legge;

iv. fornire il necessario sostegno alle forze dell’ordine;

v. organizzare l’azione dei poteri locali e regionali e delle forze dell’ordine, in concertazione con i leader delle comunità etniche e delle diverse confessioni religiose, per contrastare gli atti di violenza e le azioni terroriste ed estremiste;

vi. garantire attivamente la copertura mediatica di queste attività;

f. avviare una politica di comunicazione e di informazione pedagogica rivolta ai decisori locali, ai mass media, alla popolazione e ai membri delle forze di polizia, per sensibilizzarli sul fatto che la sicurezza è un affare di tutti;

g. incoraggiare il sistema educativo a prevedere nei programmi scolastici, per le varie fasce d’età, degli incontri tra i responsabili della sicurezza, per migliorare le conoscenze e la mutua comprensione;

h. procedere a scambi di buone prassi tra gli Stati membri che hanno maturato un’esperienza per la creazione di una polizia di prossimità.



[1] Discussa e adotta dal Congresso il 31 maggio 2007, 2° seduta (ved. documento CG(14)8REC, progetto di raccomandazione presentato da D. Lloyd-Williams (Regno Unito, R, GILD), relatore).