15a SESSIONE PLENARIA
Strasburgo, 27 - 29 maggio 2008

Politiche in materia di finanze pubbliche regionali

Risoluzione 265 (2008) [1]

Il Congresso, vista una proposta della Camera delle regioni,

1. Considerando:

a. Il Parere del Congresso 20(2003) relativo alla bozza preliminare di raccomandazione del Comitato dei Ministri sulla gestione finanziaria e del bilancio degli enti locali e regionali;

b. La Raccomandazione Rec(2004)1 del Comitato dei Ministri agli Stati membri sulla gestione finanziaria e del bilancio degli enti locali e regionali;

c. La Raccomandazione Rec(2005)1 del Comitato dei Ministri agli Stati membri sulle risorse finanziarie delle collettività locali e regionali e le allegate linee guida, destinate alle autorità centrali e regionali;

d. la Dichiarazione di Helsinki sull’autonomia regionale, adottata dalla Conferenza dei Ministri europei responsabili delle autorità locali e regionali in occasione della loro 13a Sessione, svoltasi il 27 e 28 giugno 2002 a Helsinki e l’insieme dei concetti di base e dei principi comuni sull’autonomia regionale, riportati in allegato alla suddetta dichiarazione;

e. le conclusioni della Conferenza internazionale di Mosca, svoltasi dal 5 al 7 ottobre 2000, enunciate nella Raccomandazione 90(2001) sulle relazioni in materia finanziaria tra lo Stato, le regioni e gli enti locali negli Stati federali;

f. la bozza di Carta europea della democrazia regionale, presentata al Congresso per adozione alla sua Sessione plenaria del 27-29 maggio 2008, che contiene delle disposizioni fondamentali per rafforzare le finanze regionali;

g. la Dichiarazione di Valencia, adottata dalla Conferenza dei Ministri europei responsabili delle collettività locali e regionali, in occasione della loro 15a Sessione, svoltasi dal 15 al 16 ottobre 2007 a Valencia, che sottolinea l’importanza dell’autonomia regionale; 

2. Ribadendo che:

a. l’organizzazione del sistema finanziario di uno Stato e la ripartizione delle risorse finanziarie tra i vari livelli amministrativi costituisce uno dei problemi più complessi che devono affrontare le democrazie moderne;

b. l’autonomia regionale implica la necessità di disporre di un notevole livello di autonomia finanziaria;

c. le autorità regionali devono essere in grado, nell’ambito della politica economica nazionale, di percepire risorse proprie adeguate; 

d. i trasferimenti finanziari a favore delle autorità regionali devono rispettare norme stabilite dalla legge e poggiare su criteri obiettivi che tengano conto delle competenze delle regioni;

e. una parte importante dei trasferimenti finanziari a favore delle regioni non deve essere assegnata per il finanziamento di progetti specifici;

f. l’esigenza di garantire un’equa distribuzione delle risorse finanziarie pubbliche tra i vari livelli amministrativi, prendendo in considerazione le competenze conferite a ciascuno di tali livelli e le eventuali modifiche in materia di responsabilità e competenze, nonché le condizioni economiche;

g. le risorse finanziarie delle collettività regionali devono in particolare essere commisurate alla necessità di svolgere in modo efficace le loro  funzioni, ovverosia non devono essere assegnati nuovi compiti alle regioni che non dispongono delle risorse finanziarie necessarie per svolgerli (principio di connessità);

h. il sistema finanziario deve fornire una stabilità sufficiente alle regioni, consentendo loro di restare al passo con l’andamento reale dei costi legati all’esercizio delle loro competenze;

i. le risorse finanziarie delle collettività regionali devono essere prevedibili e sufficientemente diversificate;

j. al fine di promuovere l’equità e la solidarietà tra le regioni e di consentire la coesione economica e sociale del paese, le procedure di perequazione finanziaria devono garantire la protezione delle regioni finanziariamente più deboli e correggere le disuguaglianze di risorse e di oneri finanziari tra le regioni;

k. l’importanza delle procedure e dei meccanismi giuridicamente predisposti per garantire che le collettività regionali siano consultate quando esiste la probabilità che delle decisioni del governo centrale abbiano un’incidenza negativa sui loro interessi finanziari;

3. Invita:

a. la propria Commissione istituzionale a prendere in considerazione, al momento delle sue future attività di monitoraggio della situazione dei diversi paesi, la Raccomandazione (2005)1 del Comitato dei Ministri agli Stati membri sulle risorse finanziarie delle collettività locali e regionali e le allegate linee guida;

b. Invita la Camera delle regioni:

i. ad affrontare le questioni fondamentali relative alle finanze pubbliche regionali nel quadro delle attività del suo Gruppo di lavoro ad hoc sulle regioni con poteri legislativi;

ii. a continuare a valutare e analizzare il funzionamento delle finanze pubbliche e i problemi ivi connessi, e a preparare dei rapporti su tali problematiche, quali, ad  esempio, le differenze tra i vari sistemi di perequazione, la messa in opera del principio di connessità o la compatibilità dei sistemi delle sovvenzioni degli stati membri con le norme del Consiglio d’Europa;

iii. a organizzare nel corso di una delle prossime Sessioni del Congresso una Tavola rotonda con i membri del Congresso e i ministri responsabili delle finanze pubbliche regionali, allo scopo di individuare le principali problematiche e le eventuali attività che il Congresso potrebbe condurre nel campo delle finanze regionali.



[1] Dibattuta e approvata dalla Camera delle regioni il 27 maggio 2008 e adottata dal Congresso il 29 maggio 2008, 3° seduta (ved. documento CPR(15)3RES, progetto di risoluzione presentata da K. Behr, Germania (R, PPE/DC), relatore).