14a SESSIONE

SESSIONE AUTUNNALE
Strasburgo, 20 – 21 novembre 2008

Osservazione delle elezioni locali nella Repubblica di Moldavia
svoltesi il 3 e il 17 giugno 2007

Raccomandazione 227 (2007) [1]

Il Congresso,

1. Considerando:

a. la Risoluzione statutaria del Comitato dei Ministri (2000) 1 relativa al Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa, e in particolare il suo Articolo 2, comma 3, che incarica il Congresso di preparare regolarmente dei rapporti, paese per paese, sulla situazione della democrazia locale e regionale negli Stati membri (rapporti di monitoraggio);

b. i principi enunciati nella Carta europea dell’autonomia locale (CEAL), ratificata dalla Moldavia il 2 ottobre 1997 ed entrata in vigore nel paese il 1 febbraio 1998;

c. le proprie Raccomandazioni 38 (1998), 84 (2000), 110 (2002) e 179 (2005) sulla situazione della democrazia locale e/o regionale nella Repubblica di Moldavia;

d. i propri rapporti precedenti sull’osservazione dello svolgimento delle elezioni nella Repubblica di Moldavia[2];

e. il proprio rapporto sulle elezioni locali nella Repubblica di Moldavia, svoltesi il 3 e il 17 giugno 2007, contenente i risultati dettagliati della missione di osservazione del Congresso.

2. Ribadendo il ruolo svolto dal Congresso nell’osservazione delle elezioni locali e regionali, basato sul presupposto che lo svolgimento di elezioni locali e regionali libere ed eque e la loro organizzazione in conformità con le norme internazionali in materia elettorale è essenziale per garantire la legittimità delle istituzioni, impostare su solide basi un sistema democratico e spianare la strada a un buon governo a livello locale e regionale.


3. Esprime soddisfazione per:

a. gli sviluppi positivi dell’autonomia locale nella Repubblica moldava dall’adozione della Raccomandazione del Congresso 179 (2005) sulla democrazia locale e regionale in Moldavia;

b. la volontà dimostrata dalle autorità della Moldavia di cooperare con il Congresso in materia elettorale e si congratula con le autorità moldave per gli sforzi compiuti per migliorare l’organizzazione delle elezioni locali;

c. il fatto che la città di Chisinau abbia ora un sindaco eletto, dopo quattro tentativi infruttuosi nel 2005.

4. Nota:

a. che le elezioni nella Repubblica di Moldavia sono disciplinate dal Codice elettorale moldavo, emendato più volte, dopo la sua adozione nel 1997;

b. che, in risposta al Parere congiunto adottato dalla Commissione di Venezia e dall’Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti dell’uomo (ODHIR) dell’OSCE nel marzo 2006[3], gli ultimi emendamenti al Codice elettorale sono stati adottati soltanto pochi mesi prima dello svolgimento delle elezioni locali, senza ulteriori valutazioni;

c. che l’amministrazione elettorale era composta, per la prima volta, da membri nominati dai partiti ad ogni livello;

d. che la campagna elettorale è stata caratterizzata da uno scarso dibattito politico e da gravi irregolarità, quali l’intimidazione di candidati e di rappresentanti dei media, l’assenza di garanzie di uguali opportunità per tutti i candidati e l’utilizzo poco trasparente delle risorse amministrative per scopi elettorali;

e. che sussistono importanti inesattezze rispetto alle norme minime previste nel codice di buone prassi in materia elettorale, per quanto riguarda la registrazione dei candidati, le liste elettorali e il trattamento dei reclami, sia da parte degli organi elettorali, che dei tribunali;

f. che la gestione dei seggi elettorali presentava notevoli discrepanze in tutto il paese, a causa soprattutto di un’inadeguata formazione della maggior parte dei membri  delle commissioni elettorali;

g. che un numero significativo di votanti non era pienamente al corrente delle procedure da seguire, con serie ripercussioni che hanno compromesso la segretezza del voto in molti casi;

h. che la maggior parte dei seggi elettorali era di difficile accesso, o era inaccessibile per le persone anziane e disabili.

5. Il Congresso invita pertanto le autorità moldave a garantire che le prossime elezioni siano indette e si svolgano in piena conformità con le norme internazionali in materia elettorale e, a tal fine, a mettere in atte le seguenti raccomandazioni:

a. accertarsi che i futuri emendamenti alla legislazione in materia elettorale siano introdotti molto prima della data delle elezioni e siano sottoposti all’esame della Commissione di Venezia prima della loro adozione, per rendere le disposizioni legislative perfettamente conformi alle sue raccomandazioni;

b. promuovere il dialogo politico, garantire a tutti i candidati pari opportunità nel corso della campagna elettorale ed evitare che venga fatto un utilizzo poco trasparente delle risorse dell’amministrazione;

 

c. proseguire gli sforzi tesi a migliorare la precisione dei registri elettorali, in tempo utile per le prossime elezioni legislative;

d. prendere ogni provvedimento adeguato per rafforzare il ruolo e l’autorità della Commissione elettorale centrale in quanto organo giuridico indipendente, responsabile della gestione dello svolgimento delle elezioni, stabilendo segnatamente dei meccanismi per farne rispettare le decisioni;

e. accertarsi che tutti i membri delle commissioni elettorali ricevano una formazione professionale adeguata e in tempo utile;

f. promuovere un’autentica comprensione della democrazia locale presso la popolazione e predisporre adeguate campagne per l’informazione degli elettori; 

g. accrescere gli sforzi affinché i seggi elettorali siano più accessibili per le persone anziane e per i portatori di handicap.

6. Il Congresso raccomanda inoltre al Comitato dei Ministri di prendere nota della presente Raccomandazione e del suo rapporto esplicativo, e di trasmetterla agli organi competenti del settore intergovernativo, la Commissione di Venezia, la Direzione generale della Democrazia e degli affari politici e il Commissario per i diritti umani.

7. Invita altresì l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa a prendere in considerazione la presente Raccomandazione nell’ambito della procedura di controllo del rispetto degli impegni e obblighi assunti dalla Moldavia.

8. Rinnova la sua completa disponibilità:

a. a fornire il proprio contributo per agevolare l’attuazione delle raccomandazioni contenute nelle conclusioni della Commissione di Venezia sull’utilizzo dei media in periodo elettorale;

b. a sostenere ed assistere le autorità moldave nei loro sforzi per attuare le presenti raccomandazioni e per consolidare la democrazia locale e regionale in tutto il paese, conformemente agli impegni assunti dalla Moldavia rispetto alle norme internazionali in materia elettorale e alla Carta europea dell’autonomia locale. Il Congresso rinnova pertanto l’invito alle autorità della Moldavia di informare l’Ufficio di Presidenza del Congresso sulla situazione della messa in atto della Raccomandazione 179 (2005) sulla democrazia locale in Moldavia.



[1] Dibattuta e adottata dalla Commissione permanente dal Congresso il 20 novembre 2007 (ved. documento CG(14)23REC, progetto di raccomandazione presentata da J. Borg (Malta, R, PPE/DC, relatore).

[2] Rapporto sulle elezioni del Bashkan (Governatore) della Gagauzia, Moldavia (3 e 17 dicembre 2006), CG(13)43PART2; Rapporto sulle elezioni locali parziali in Moldavia (27 novembre e 11 dicembre 2005), CG/BUR(12)98; Rapporto sulle elezioni locali parziali in Moldavia (10 e 24 luglio 2005), CG/BUR(12)34; Rapporto sulle elezioni regionali in Gagauzia, Moldavia (16 e 30 novembre 2003), CG/BUR(10)89; Rapporto sulla missione di osservazione delle elezioni locali in Moldavia (25 maggio e 8 giugno 2003), CG/BUR(10)19 e Rapporto sulle elezioni regionali in Gagauzia, Moldavia (6 e 22 ottobre 2002), CG/BUR(9)59.

[3] CDL-EL(2006)017rev.