16a SESSIONE

COMMISSIONE PERMANENTE

Brdo, 10 giugno 2009

Osservazione delle elezioni locali nella “ex Repubblica jugoslava di Macedonia (22 marzo 2009)



Raccomandazione 269 (2009) [1]

Il Congresso,

1. Considerando:

a. la Risoluzione statutaria (2007) 6 del Comitato dei Ministri relativa al Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa, e in particolare il suo Articolo 2 comma 4, che incarica il Congresso di preparare dei rapporti e delle raccomandazioni a seguito dell’osservazione dello svolgimento delle elezioni locali e/o regionali;

b. i principi enunciati nella Carta europea dell’autonomia locale (CEAL), ratificata dall’“ex Repubblica jugoslava di Macedonia” il 6 giugno 1997 ed entrata in vigore nel paese il 1° ottobre 1997;

c. i propri rapporti precedenti relativi all’osservazione delle elezioni nella “ex Repubblica jugoslava di Macedonia” e i rapporti sulla democrazia locale e regionale in Bosnia-Erzegovina;

d. il proprio rapporto sull’osservazione delle elezioni locali (comunali) nella “ex Repubblica jugoslava di Macedonia”, svoltesi il 22 marzo 2009, e contenente le conclusioni dettagliate della missione di osservazione del Congresso,

2. Ricorda il proprio ruolo nell’osservazione delle elezioni locali e regionali, basato sul presupposto che lo svolgimento di elezioni locali e regionali conformi alle norme internazionali in materia elettorale è essenziale per consolidare la democrazia e garantire un buon governo.

3. Si compiace dei progressi compiuti dalle autorità e dai partiti politici per ripristinare la fiducia dei cittadini attraverso un processo democratico.


4. Esprime soddisfazione per il fatto che tali elezioni si siano svolte in conformità con le norme del Consiglio d’Europa e con le altre norme internazionali.

5. Raccomanda tuttavia di:

a. promuovere la partecipazione delle donne alla vita politica ed esaminare la possibilità di adottare una legislazione destinata ad accrescere la partecipazione delle donne alla vita politica, in quanto candidate alla carica di consigliere comunale e di sindaco;

b. prendere in esame l’opportunità di separare in futuro le elezioni locali da quelle nazionali, per accordare la debita importanza agli scrutini per le elezioni comunali;

c. effettuare un’accurata verifica della regolarità delle liste elettorali, per accrescere la fiducia degli elettori sulla loro esattezza;

d. garantire un più facile accesso ai seggi elettorali per i diversamente abili;

e. garantire che i seggi siano sufficientemente spaziosi, al fine di evitarne il sovraffollamento;

f. accertarsi che i membri delle commissioni elettorali abbiano usufruito di un’adeguata formazione prima della data fissata per lo scrutinio;

g. verificare che vengano rispettate le norme destinate a garantire seggi elettorali esenti da fumo, soprattutto per quelli ospitati presso istituti scolastici.

6. Il Congresso raccomanda inoltre al Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa di prendere nota della presente Raccomandazione e del suo rapporto esplicativo e di trasmetterla alle autorità della “ex Repubblica jugoslava di Macedonia”, agli organi competenti del settore intergovernativo, la Commissione di Venezia, la Direzione generale della democrazia e degli affari politici e il Commissario per i diritti umani.

7. Invita altresì l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa a prendere in considerazione la presente raccomandazione nell’ambito della sua procedura di controllo.

8. Il Congresso ribadisce inoltre la sua disponibilità a sostenere e assistere le autorità della “ex Repubblica jugoslava di Macedonia” nei loro sforzi per consolidare la democrazia locale, conformemente agli impegni assunti dal paese rispetto alle norme internazionali in materia elettorale e alla Carta europea dell’autonomia locale.



[1] Discussa e adottata dalla Commissione permanente del Congresso il 10 giugno 2009 (ved. documento CG(16)16REP, rapporteur P. Rondelli, San Marino (L, SOC)).