TREDICESIMA SESSIONE
(Sessione autunnale, Mosca, 14-15 novembre 2006)
Raccomandazione 204 (2006) [1]
sulla
democrazia regionale nella Repubblica Slovacca
Il Congresso, vista la proposta della Camera delle regioni,
1. Riferendosi:
a. all’articolo 2, comma 1.b della Risoluzione statutaria (2000) 1 relativa al Congresso, che stabilisce che uno degli obiettivi del Congresso è “di sottoporre al Comitato dei Ministri delle proposte al fine di promuovere la democrazia locale e regionale”;
b. all’articolo 2, comma 3 della Risoluzione statutaria (2000) 1 relativa al Congresso, che stabilisce che “ il Congresso elabora regolarmente dei rapporti - paese per paese - sulla situazione della democrazia locale e regionale in tutti gli Stati membri, nonché negli Stati candidati all’adesione al Consiglio d’Europa e vigila, in particolare, all’effettiva attuazione dei principi della Carta europea dell’autonomia locale ”;
c. alle proprie Risoluzioni 31 (1996), 58 (1997) e 106 (2000) che fissano i principi guida per l’elaborazione di tali rapporti;
2. prende atto del rapporto sulla situazione della democrazia regionale nella Repubblica slovacca, preparato dal relatore, David Shakespeare(PPE/DC, R, Regno Unito), a seguito di due visite ufficiali effettuate a Bratislava (31 gennaio – 10 febbraio 2005 e 18 – 19maggio 2006), accompagnato da Angel‑Manuel Moreno (Spagna), membro del gruppo di esperti indipendenti sulla Carta europea dell’autonomia locale, che il Congresso ringrazia vivamente per il suo contributo;
3. Ricorda la propria Raccomandazione 88 (2001) e la propria Risoluzione 109 (2001) sulla democrazia locale e regionale nella Repubblica slovacca;
4. Ringrazia tutte le autorità governative e parlamentari, gli amministratori eletti, le regioni, le città e i comuni della Repubblica slovacca, come pure gli esperti che hanno accettato di incontrare la delegazione del Congresso in occasione delle sue visite e hanno fornito un valido contributo alla stesura del rapporto;
5. Tiene a richiamare l’attenzione delle autorità slovacche, nonché del Comitato dei Ministri e dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa sulle seguenti osservazioni e raccomandazioni;
6. In merito alla situazione generale della democrazia regionale:
a. prende nota con soddisfazione che la Repubblica slovacca ha compiuto sforzi notevoli in materia di decentramento, nel corso degli ultimi cinque anni, dopo l’adozione della precedente raccomandazione del Congresso, e ritiene che, globalmente, il processo di regionalizzazione possa essere giudicato un successo;
c. si compiace della creazione, intervenuta nel 2001, di regioni autonome che possono essere considerate, in base agli ultimi cinque anni di esperienze, vere regioni, che soddisfano pertanto, in larga misura, i criteri dell’autonomia regionale;
e. raccomanda alle autorità slovacche di proseguire gli sforzi legislativi già in atto, al fine di rafforzare le autorità regionali e di continuare e portare a termine le iniziative intraprese fino ad oggi, in modo da rafforzare la democrazia regionale;
7. In merito alle competenze delle regioni autonome:
a. esprime soddisfazione per il progressivo trasferimento di competenze dallo Stato centrale alle regioni, che ha condotto a un’equa suddivisione dei poteri regionali, essenzialmente nel settore della gestione economica e dello sviluppo regionale, dell’educazione, della scuola, della cultura e dei trasporti;
b. osserva tuttavia che si potrebbe razionalizzare e migliorare il nuovo assetto territoriale slovacco e il modo in cui vengono gestiti gli affari pubblici e la nuova esperienza del paese nel campo del decentramento regionale;
c. raccomanda di istituire delle strutture di coordinamento bilaterali specifiche tra l’amministrazione centrale e le amministrazioni regionali, per ovviare alle carenze di coordinamento in certi settori, quali gli affari sociali e l’educazione;
8. In merito alle risorse finanziarie delle regioni autonome:
a. nota che il decentramento fiscale è stato realizzato opportunamente e entro termini del tutto ragionevoli;
b. raccomanda di proseguire il processo di decentramento fiscale e di potenziare l’autonomia finanziaria delle regioni, per consentire loro non solo di coprire le spese di funzionamento, ma anche di attuare un completo programma di investimenti;
9. Raccomanda, per quanto riguarda le relazioni con le autorità locali, di intensificare i contatti tra gli enti locali e regionali, al fine di permettere loro di elaborare strategie di sviluppo comuni e di avviare iniziative di cooperazione;
10. In merito alla partecipazione dei cittadini alle elezioni regionali:
a. deplora il bassissimo tasso di partecipazione registrato in occasione delle elezioni del 2001 e del 2005;
b. raccomanda di stimolare un rinnovato interesse dei cittadini per le regioni e di incoraggiare la partecipazione alle elezioni regionali mediante una campagna di informazione istituzionale;
11. Raccomanda, per quanto riguarda lo status della capitale, di chiarire il ruolo e la posizione di Bratislava nella definizione territoriale delle attuali regioni, in particolare sotto il profilo delle risorse finanziarie e della perequazione;
12. In merito all’amministrazione e ai funzionari regionali:
a. rileva la necessità di migliorare l’efficacia delle regioni autonome, segnatamente sotto l’aspetto politico ed economico;
b. raccomanda di sviluppare e rafforzare le competenze tecniche e manageriali dei funzionari degli enti regionali, al fine di consentire loro di affrontare le sfide poste dall’amministrazione di una regione;
c. posto che la presenza di un personale qualificato è essenziale per elaborare e avviare con successo dei programmi di sviluppo regionale, raccomanda di organizzare la formazione dei funzionari regionali, che potrebbe rientrare nel quadro di un programma nazionale di formazione professionale;
13. In merito allo sviluppo e alla cooperazione a livello regionale:
a. è convinto che le regioni dovrebbero essere considerate come dei partner competenti dell’amministrazione centrale nei settori dello sviluppo economico e della coesione sociale e più particolarmente della politica di sviluppo regionale ridisegnata dalle strategie nazionali e dagli strumenti dell’Unione europea;
b. raccomanda di consultare le autorità regionali per l’elaborazione del quadro strategico nazionale per lo sviluppo regionale e per l’utilizzo dei fondi strutturali dell’Unione europea, e di associarle strettamente alla predisposizione di progetti e strategie di sviluppo regionali e alle relative decisioni;
c. sottolinea l’importanza della cooperazione interregionale e transfrontaliera tra le regioni, per favorire lo sviluppo sociale ed economico, e ritiene che meriti di essere rafforzata.
14. Il Congresso invita pertanto:
a. il Comitato dei Ministri a trasmettere alle autorità slovacche la presente raccomandazione e le sue motivazioni;
b. le autorità della Bosnia-Erzegovina responsabili dell’autonomia locale e regionale di:
i. sottoporre al Presidente del Congresso, entro il 1° dicembre 2008, un rapporto scritto indicante in modo dettagliato i provvedimenti adottati per l’attuazione della raccomandazione;
ii. designare un alto rappresentante del governo perché intervenga– prima di questa data – nel corso di una delle sessioni del Congresso, e presenti lo stato dei provvedimenti adottati e/o previsti per l’attuazione della raccomandazione;
[1] Discussa et approvata dalla Camera dei regioni il 14 novembre 2006, e adottata dalla Commissione permanente del Congresso il 15 novembre 2006 (vedi doc. CPR(13)6, progetto di raccomandazione presentato da K. Behr (Germania, R,PPE/DC) in nome di D. Shakespeare (Regno Unito, R, PPE/DC), relatore).