Risoluzione 125 (2001) 1 su « La diversità linguistica: sfida per le città e le regioni europee » Conclusioni della Conferenza di Rovinj, Croazia, 22-23 marzo 2001

Il Congresso,

1. Tenendo conto:

a. della Dichiarazione di Rovinj adottata all’unanimità il 23 marzo 2001 dai partecipanti alla Conferenza « la diversità linguistica: sfida per le città e le regioni europee » (Rovinj, Croazia 22-23 marzo 2001) ;

b. della sintesi delle comunicazioni presentate nel corso della Conferenza (doc CG/CULT (8) 13) ;

c. dei risultati e del messaggio dell’Anno europeo delle lingue 2001 ;

2. Invita le città e le regioni d’Europa a:

a. intensificare i contatti e la cooperazione al fine di concludere dei partenariati o dei gemellaggi volti ad incoraggiare l’apprendimento delle lingue e a tutelare la diversità linguistica;

b. promuovere dei progetti di apprendimento delle lingue dei paesi confinanti, al fine di sviluppare la cooperazione transfrontaliera tra le autorità locali e regionali, ugualmente in base allo spirito della Risoluzione 259 (1994) della CPLRE sulle autorità e collettività territoriali e sulla cooperazione scolastica transnazionale e transfrontaliera, che contiene in allegato tre accordi modello in materia;

c. incoraggiare lo sviluppo di programmi radiofonici e televisivi bilingui, in particolare nelle zone frontaliere;

d. favorire l’uso e l’apprendimento delle lingue regionali o minoritarie laddove vivono i locutori di tali lingue, sviluppando i mass media (radio, televisione, siti web) e le biblioteche specializzate che utilizzano tali lingue;

e. incentivare dei programmi e dei progetti atti ad agevolare l’apprendimento della lingua del paese di accoglienza per gli immigrati e i residenti stranieri, a favorire la conoscenza delle lingue dei migranti o dei residenti stranieri nei paesi di accoglienza, e a creare le condizioni tecniche, finanziarie e materiali che consentano la realizzazione di tali programmi;

3. Invita le organizzazioni non governative nazionali ed internazionali di enti locali e regionali a proseguire i loro sforzi intesi a promuovere, tutelare e valorizzare le lingue regionali o minoritarie, le politiche di plurilinguismo e la promozione della diversità linguistica;

4. Incarica la propria Commissione della cultura e dell’educazione:

a. di dare un seguito alle proposte presentate alla Conferenza di Rovinj e, in particolare:

i. di avviare la preparazione di uno strumento giuridico, complementare della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, destinato a favorire l’apprendimento della lingua materna dei migranti o dei residenti stranieri nel paese che li accoglie, che avrebbe come obiettivo principale quello di contribuire a sviluppare la coesione sociale e la diversità culturale nelle città e regioni europee;

ii. di proseguire i lavori del Congresso, con tutti i mezzi più appropriati (rapporti, seminari, conferenze....) sui problemi che incontrano i comuni e le regioni d’Europa in materia di integrazione culturale, linguistica e sociale dei migranti e/o dei residenti stranieri;

b. di dare un seguito alla proposta presentata dal Sindaco di Petrozavodsk (Russia) di indire una conferenza sullo sviluppo delle politiche culturali e linguistiche delle città e delle regioni europee, tenendo conto ugualmente della Risoluzione 112 (2001) sul seguito da dare alla Conferenza « città e regioni: la diversità culturale essenziale per un’Europa unita» ;

c. di continuare a collaborare con il Centro europeo per le Lingue Vive (Graz, Austria), in particolare per quanto riguarda il progetto sull’apprendimento delle lingue nel quadro di gemellaggi tra città europee;

d. di partecipare attivamente ai lavori del CDCC relativi al lancio di progetti trasversali nel campo della cultura e dell’educazione, con lo scopo di sostenere i punti di vista e l’esperienza degli amministratori locali e regionali.

1 Discussa ed adottata dalla Commissione Permanente del Congresso il 9 novembre 2001 (vedi Doc. CG (8) 25, progetto di risoluzione presentato dai Sigg. A. Demine e P. Kittelmann, relatori).