14a SESSIONE

SESSIONE PRIMAVERILE
Malaga, 13-14 marzo 2008

L’integrazione attraverso lo sport

Risoluzione 250 (2008) ^[1]

Il Congresso,

1. Sottolinea il fatto che:

a. ogni politica locale o regionale che utilizzi lo sport in quanto mezzo atto a promuovere l’integrazione deve essere ugualmente consapevole dei limiti di tale approccio;

b. senza il contributo di altri partner, quali scuole, università, associazioni di immigrati, chiese e amministrazioni comunali e regionali, ossia dell’insieme di una società civile dinamica e interattiva, un unico mezzo, per quanto attraente come può esserlo lo sport, non può risolvere tutte le difficoltà che si pongono ai nuovi arrivati che devono ancora percorrere il cammino dell’integrazione;

2. Invita la propria Commissione cultura e istruzione a valutare regolarmente il ruolo e le responsabilità dei poteri locali in merito alla messa in opera dei principi contenuti nella Raccomandazione 233 (2008);

3. Chiede ai membri del Congresso di fare conoscere le buone prassi esistenti nei loro comuni e regioni in materia di integrazione attraverso lo sport, affinché possano essere divulgate presso tutti i membri del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa;

4. Esprime l’auspicio che la rete delle « Capitali europee dello sport » possa fornire utili spunti per altre città disposte ad impegnarsi nel campo della promozione dello sport inteso in quanto mezzo atto a favorire l’integrazione;

5. Invita le città e i comuni membri del Congresso a sostenere ogni politica mirante a rendere più accessibile lo sport al maggior numero possibile di persone, garantendo nel contempo la qualità dei servizi messi a disposizione dei cittadini, senza distinzioni di età, sesso, religione o origine sociale delle persone.