TREDICESIMA SESSIONE

(Sessione di primavera , Strasburgo, 27- 28 marzo 2007)

Raccomandazione 207 (2007) [1]

sull’elaborazione di indicatori della coesione sociale

- L’approccio territoriale concertato -


1. Il Consiglio d’Europa ha adottato nel marzo 2004 una Strategia riveduta per la coesione sociale, nella quale quest’ultima viene definita come « la capacità di una società di garantire il benessere di tutti i suoi membri, ridurre al massimo le disuguaglianze ed evitare la polarizzazione. Una società coesa è costituita da una comunità solidale, composta da liberi individui, che perseguono questi scopi comuni con mezzi democratici»;

2. Tale concetto rappresenta un riconoscimento dei diritti dell’uomo, sanciti nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo e nella Carta sociale europea riveduta e comporta inoltre l’accettazione della responsabilità condivisa in materia di benessere di tutti i membri della società, in particolare di quelli minacciati dalla povertà o dall’esclusione;

3. L’applicazione di tale definizione implica un processo di concertazione con tutti i soggetti della società, la presa in considerazione delle loro aspettative e dei loro obiettivi specifici e l’individuazione di indicatori della coesione sociale che consentano in seguito di verificare se le politiche sociali attuate abbiano soddisfatto tali aspettative;

4. Questa impostazione è raccomandata dal Consiglio d’Europa nella Guida metodologica per l’elaborazione concertata degli indicatori della coesione sociale, preparata dalla Direzione Generale della Coesione sociale del Consiglio d’Europa, per contribuire a creare un quadro di riferimento comune per gli Stati membri e favorire lo scambio e il dialogo sui concetti e le prassi tra i soggetti interessati al processo di coesione sociale;

5. Il Congresso dei poteri locali e regionali, da parte sua, è particolarmente consapevole della dimensione territoriale della coesione sociale e dei problemi sociali più urgenti che devono affrontare i poteri locali e regionali. Si propone in particolare l’obiettivo di esaminare come questi ultimi possano, nel modo più pragmatico, proattivo ed efficace possibile, elaborare politiche di coesione sociale innovative, partecipative e concertate, al fine di combattere l’esclusione, in particolare quella dei gruppi maggiormente vulnerabili della società;

6. Convinto dell’utilità di dare un prolungamento pratico alla Guida metodologica a livello dei poteri locali e regionali, il Congresso ha deciso di condurre, in partenariato con la Città di Mulhouse, un’esperienza di elaborazione concertata di indicatori della coesione sociale, che ha consentito di confermare l’interesse dell’approccio proposto dalla Guida, in particolare sotto il profilo del dialogo sociale, della partecipazione dei cittadini e della democrazia locale;

7. In considerazione di quanto precede, il Congresso raccomanda al Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa:

a. di adottare delle linee guida politiche per l’elaborazione concertata di indicatori della coesione sociale e, a tal fine, di prendere in considerazione i seguenti elementi metodologici:

i.       l’elaborazione dei suddetti indicatori dovrebbe essere affidata a un gruppo di coordinamento rappresentativo dei principali attori interessati (eletti, servizi pubblici, associazioni, imprese);

ii.       la struttura globale del processo dovrebbe lasciare un grande spazio alla partecipazione dei cittadini, in particolare per quanto riguarda l’individuazione e la convalida degli indicatori, ponendosi come obiettivo finale il benessere dell’insieme dei membri della società;

b. di invitare il Comitato europeo per la coesione sociale (CDCS) a presentare proposte di attività tese alla messa in opera pratica della Guida metodologica per l’elaborazione concertata degli indicatori della coesione sociale;

c. di esortare gli Stati membri ad attuare dei progetti di elaborazione concertata di indicatori della coesione sociale, basandosi sui principi contenuti nella Guida e sulle prime applicazione che ne sono state fatte a livello dei poteri locali e regionali.



[1] Discussa e adottata dalla Commissione permanente dal Congresso il 27 marzo 2007 (vedi doc. CG(13)39, progetto di raccomandazione, presentato da V. Prignachi (Italia, L, PPE/DC) relatore).