18 a SESSIONE

Strasburgo, 17-19 marzo 2010

Il ruolo degli enti locali e regionali nell’implementazione dei diritti umani

Raccomandazione 280 (2010)[1]

1. Il Congresso ricorda che:

a. lo scopo principale del Consiglio d’Europa è di creare, su tutto il continente europeo, uno spazio comune basato sul rispetto dei diritti umani, della democrazia e dello stato di diritto;

b. la democrazia e i diritti umani sono indissociabili e interdipendenti. La democrazia, ivi compreso a livello locale e regionale, non può esistere senza un rispetto assoluto dei diritti dell’uomo;

c. le autorità locali e regionali devono adempiere, seppure unicamente nell’ambito delle loro competenze locali e regionali, agli obblighi relativi al rispetto dei diritti umani derivanti dagli impegni internazionali assunti dagli Stati membri;

d. le autorità locali e regionali non sono semplici agenti dei governi centrali: tutelano i diritti dell’uomo esercitando nel contempo la loro autonomia locale;

e. una buona governance è quella basata sui diritti. Adempiere agli obblighi relativi ai diritti umani costituisce una sfida che può contribuire a rafforzare la democrazia a livello locale.

2. Il Congresso ha un ruolo specifico da svolgere all’interno del Consiglio d’Europa, poiché rappresenta un forum entro il quale i rappresentanti eletti possono discutere di problemi comuni, condividere le loro esperienze e sviluppare politiche. Si adopera per rafforzare la democrazia tramite le sue attività di monitoraggio.

3. Per garantire maggiormente una concreta applicazione dei diritti umani da parte delle autorità locali e regionali, il Congresso raccomanda al Comitato dei Ministri di invitare tutti gli Stati membri a:

a. accertarsi che l’attribuzione delle risorse finanziarie alle autorità locali e regionali sia fissata a un livello sufficiente per garantire un’adeguata messa in opera dei diritti umani e che il controllo del rispetto di tali diritti possa essere efficacemente esercitato;


b. associare i rappresentanti delle autorità locali e regionali all’elaborazione di strategie, politiche e indicatori nazionali in materia di diritti umani, al fine di avvalersi del loro contributo e di sensibilizzarli alle loro responsabilità per l’applicazione dei diritti umani;

c. incoraggiare le autorità locali e regionali a promuovere il rispetto dei diritti umani attraverso iniziative di sensibilizzazione e piani d’azione locali e regionali;

d. incoraggiare l’istituzione di meccanismi di ricorso indipendenti a livello locale e regionale e in particolare creare degli organi indipendenti, quali i mediatori locali e regionali, in grado di trovare soluzioni nei casi in cui i diritti dell’uomo non siano pienamente rispettati, segnatamente nell’ambito dell’erogazione dei servizi pubblici locali.

e. associare le organizzazioni della società civile alla pianificazione e all’attuazione delle attività di tutela dei diritti umani a tutti i livelli.

4. Il Congresso nota che il miglior modo per garantire un’efficace tutela dei diritti dell’uomo consiste nel prendere dei provvedimenti basati su una valutazione regolare, completa e precisa della situazione. Pertanto, il Congresso chiede al Comitato dei Ministri di invitare gli Stati membri a prendere in esame i mezzi atti a incoraggiare gli enti territoriali a creare strutture e procedure appropriate per facilitare un effettivo monitoraggio della situazione dei diritti umani a livello locale e regionale. Non esiste una soluzione standard per applicare i diritti umani a livello locale o regionale, ma un criterio di buona governance dovrebbe essere quello di fornire ai cittadini assistenza e consulenze sufficienti per consentire loro di esercitare i loro diritti.

5. Il Congresso chiede inoltre al Comitato dei Ministri di esortare gli Stati membri ad accertarsi che le autorità locali e regionali rispettino il principio di non discriminazione nella messa in opera dei diritti umani.

6. Il Congresso sottolinea che l’istruzione e il benchmarking, vale a dire il confronto delle migliori prestazioni, sono essenziali per migliorare la situazione dei diritti umani in Europa a ogni livello. Raccomanda al Comitato dei Ministri:

a. di incoraggiare un dialogo sistematico tra i vari livelli politici di tutti gli Stati membri, al fine di promuovere la dimensione dei diritti umani nell’ambito dell’autonomia locale;

b. di favorire il rispetto dei diritti umani grazie alla formazione dei rappresentanti eletti e del personale  degli enti locali e regionali.



[1] Discussa e adottata del Congresso il 18 marzo 2010, 1a seduta (vedi documento CG(18)6, relazione esplicativa, relatore: L. O MOLIN, Svezia (L, PPE/CD)).