Risoluzione 111 (2001)1 relativo al forum delle città e regioni dell'Europa del Sud-Est 7° Forum Economico (Skopje, 16-18 novembre 2000)

Il Congresso,

1. Ricordando le proprie azioni anteriori a favore della promozione di partenariati con delle città o delle regioni dell'Europa del Sud-Est e, segnatamente:

a. l’appello del Presidente del Congresso nell'aprile 1999 volto ad aiutare le città e le regioni interessate a fronteggiare i problemi dei profughi e dei rifugiati, in particolare in Albania, nell' “ex-Repubblica jugoslava di Macedonia” e nel Montenegro;

b. la Tavola Rotonda sulla creazione di partenariati con le città della Serbia e del Montenegro che ha organizzato a Budapest il 20 dicembre 1999;

c. la propria attiva partecipazione al “ Processo di Szeged ”, e in particolare alle due prime Conferenze (8-9 ottobre 1999 e 23-24 marzo 2000), nonché ai lavori della 3a Conferenza (Szeged 23-24 marzo 2001) volti ad ampliare il suo campo d'azione;

d. alcune delle attività alle quali ha partecipato nel quadro del Patto di Stabilità per l'Europa del Sud-Est nel corso del 2000 e segnatamente:

- il Forum di Bucarest (23-24 gennaio 2000) che ha adottato il Piano d'azione per rafforzare la democrazia locale e la stabilità per l'Europa sud-orientale;

- il “ Forum consultivo con i comuni iugoslavi” (Belgrado, 13-14 novembre 2000)

2. Ricordando la propria Risoluzione 88 (2000) sulla valutazione dei risultati dei Forum economici delle regioni d'Europa e il Patto di Stabilità, nonché la propria Raccomandazione 74 (2000) sul Patto di Stabilità per l'Europa del Sud-Est: progetti concreti sulla democrazia locale e la cooperazione transfrontaliera, adottata il 24 maggio 2000;

3. Ritiene che il Forum di Skopje abbia consentito di promuovere in modo effettivo dei partenariati tra città e regioni, nonché dei progetti di accordi tra associazioni nazionali di enti locali o regionali, allo scopo di soddisfare delle esigenze di cooperazione o di assistenza a favore di città o regioni dell'Europa del Sud-Est;

4. Ribadisce l'importanza dei partenariati già conclusi da numerose città e regioni europee per promuovere lo sviluppo della democrazia locale nel Sud-Est europeo;

5. Ritiene che tali partenariati, che rispondono a delle domande urgenti formulate da città o regioni dei Balcani, possano completare le azioni avviate dai governi nazionali, dalle organizzazioni finanziarie internazionali e dalle organizzazioni europee;

6. Plaude ai numerosi partenariati già avviati con delle città e regioni dell'Europa del Sud-Est, particolarmente grazie al sostegno di organizzazioni non governative, dell'Unione europea, del Patto di Stabilità, e, per quanto riguarda la Serbia e il Montenegro, tramite il processo di Szeged;

7. Sostiene e rinnova l'appello rivolto da Skopje a tutte le città e regioni europee allo scopo di intensificare nuovi partenariati volti a soddisfare dei bisogni reali ed urgenti espressi dalle città o regioni del Sud-Est europeo, corrispondenti a delle richieste prioritarie nel campo economico ed ambientale e riguardanti soprattutto la gestione dell'acqua, lo smaltimento dei rifiuti, lo sviluppo sostenibile e le infrastrutture dei trasporti;

8. Evidenzia l'importanza delle azioni di formazione a favore degli amministratori e del personale comunale e regionale, e, di conseguenza, del sostegno da offrire ai centri di formazione nei paesi dell'Europa del Sud-Est;

9. Condivide le seguenti prese di posizione espresse durante il Forum di Skopje:

a. le partnership economiche devono ugualmente mirare a migliorare il ruolo della donna nel campo dello sviluppo economico, e, in particolare, ad incoraggiare l'imprenditorialità femminile;

b. la società dell'informazione svolge un ruolo essenziale per il futuro rilancio economico dei paesi dell'Europa del Sud-Est;

c. Il Consiglio d'Europa, grazie all'esperienza acquisita dal CPLRE e dal settore intergovernativo “ Democrazia locale ”, nell'intento di valorizzare tutti questi progetti di partenariato e di garantire una complementarità delle diverse azioni, potrebbe contribuire ad assicurare un miglior coordinamento svolgendo un ruolo di “ polo di convergenza ” delle varie iniziative e reti, soprattutto per il tramite di Internet; tale azione dovrà affiancare le attività delle associazioni europee senza peraltro sostituirsi ad esse;

10. in base alla Dichiarazione di Skopje adottata all'unanimità il 18 novembre 2000

a. decide di proseguire, in cooperazione con la FEDRE e le associazioni europee di enti locali e regionali, l'attuazione dei vari progetti ed azioni annunciati in occasione del Forum di Skopje e di adottare, a tempo debito, le iniziative necessarie a tal fine;

b. decide di indire nel 2001 una Conferenza per promuovere l'istituzione di una Rete delle Associazioni nazionali di enti locali e/o regionali dell'Europa del Sud-Est allo scopo di creare, in seguito, un'unione di tali associazioni. Tale Conferenza, organizzata con il sostegno dell'associazione dei comuni rumeni, andrebbe a completare una serie di seminari previsti nel 2001, rispettivamente in Bulgaria, Albania, Montenegro e Croazia (con l'identico obiettivo di stimolare i contatti tra le associazioni), ai quali sarebbe associato il Congresso. Questa Conferenza potrebbe consentire alla rete delle associazioni di mettere a punto un programma di lavoro pluriennale, in special modo nel campo della formazione degli amministratori eletti e del personale delle collettività territoriali dell'Europa sud-orientale;

c. incarica il Segretariato di prendere i contatti necessari nel quadro del processo di Szeged in vista di promuovere un Accordo multilaterale tra i paesi interessati per favorire la cooperazione interregionale e transfrontaliera nei Balcani. Tale accordo multilaterale dovrebbe poggiare sui principi della Convenzione-quadro europea sulla cooperazione transfrontaliera tra gli enti locali e sui suoi due Protocolli addizionali;

d. decide di organizzare un Seminario d’informazione sugli aiuti stanziati dall'Unione europea per lo sviluppo della cooperazione transeuropea ed interregionale delle collettività territoriali, nel quadro dei suoi programmi di assistenza, quali per esempio INTERREG e dei suoi programmi a favore degli Stati in transizione (PHARE, TACIS) in cooperazione con l'Unione europea, la CEMAT e il Comitato delle Regioni;

e. chiede alla rete ENTO, che raggruppa gli istituti di formazione del personale degli enti territoriali in Europa, di fornire la sua collaborazione per la preparazione di un programma volto a soddisfare i bisogni particolari in materia di formazione espressi dalle associazioni di enti locali e regionali dell'Europa del Sud-Est;

f. invita le città e regioni d'Europa ad impegnarsi più numerose nell'Associazione delle Agenzie della Democrazia Locale e nei partenariati creati da tali agenzie, visto il ruolo da esse svolto a favore della formazione alla democrazia locale e allo sviluppo della società civile;

g. si compiace per l'apertura di una nuova ADL a Niksic (Montenegro) nel marzo del 2001, come pure del progetto di creazione di una ADL nel Sud della Serbia (regione di Niš) ed invita le città e regioni europee interessate da questi due progetti a parteciparvi in quanto partner dell'una o dell'altra ADL;

h. invita l'Associazione delle Agenzie della Democrazia Locale (ADL) che riunisce attualmente 8 agenzie in 4 paesi (Croazia, Bosnia-Erzegovina, Repubblica Federale di Jugoslavia, “ ex-Repubblica jugoslava di Macedonia”) a prevedere, se del caso, l'apertura di una ADL nel Kosovo nelle zone dove esistono delle minoranze culturali;

i. decide di organizzare l'8° Forum delle Città e Regioni dell'Europa del Sud-Est nell'autunno del 2001 in Turchia (Tracia) e di tenere il Forum successivo a Prijedor (Bosnia-Erzegovina) nel 2002 ;

j. decide di incaricare i Sigg. Yavuz Mildon (Turchia, R) e Claude Haegi (Svizzera, R) di coordinare le azioni relative al seguito da dare ai Forum.

1 Discussa e adottata dal Congresso il 31 maggio 2001, 3a seduta (ved. Doc CG (8) 8 progetto di Risoluzione presentato dai Sig.ri C. Haegi et Y. Mildon, relatori).