Raccomandazione 91 (2001)1 relativo al forum delle città e regioni dell'Europa del Sud-Est 7° Forum Economico (Skopje, 16-18 novembre 2000)

Il Congresso,

1. Esprime i propri ringraziamenti alla città di Skopje e alle autorità dell'“ex-Repubblica jugoslava di Macedonia ” per la loro accoglienza in occasione del “ Forum delle Città e Regioni dell'Europa del Sud-Est ” (16-18 novembre 2000) che ha visto riuniti circa 300 partecipanti, essenzialmente degli amministratori eletti locali e regionali del Sud-Est europeo, come pure dei rappresentanti di enti locali e regionali dell'insieme dell'Europa, di organizzazioni internazionali e di ONG;

2. Rammenta che il Forum di Skopje che ha organizzato in cooperazione con la Fondazione per l'Economia e lo Sviluppo Sostenibile delle Regioni d'Europa (FEDRE) rappresenta il suo contributo più rilevante al progetto “ Democrazia locale ” del Patto di Stabilità per l'Europa del Sud-Est nel corso del 2000;

3. Si dichiara preoccupato dell’evoluzione della situazione in Europa del Sud-Est, giudica necessario che il Consiglio d’Europa e le collettività locali e regionali intensifichino i loro sforzi miranti a togliere ogni ostacolo che impedisca la cooperazione pacifica nei Balcani, e si augura che i mutamenti politici intervenuti nell'Europa sud-orientale dall'autunno del 2000 possano consentire di migliorare il clima politico, nonché le condizioni necessarie per la stabilità e lo sviluppo economico nell'Europa del Sud-Est e che abbiano come logica conseguenza di creare le condizioni favorevoli per una cooperazione rafforzata tra le autorità locali e regionali nei Balcani;

4. Ribadisce il suo intento di contribuire a restaurare una società multietnica, a promuovere la cittadinanza democratica, i diritti umani e i valori di tolleranza, nonché il rispetto della diversità culturale e religiosa nell'Europa sud-orientale;

5. Ribadisce il suo attaccamento al rispetto delle norme etiche nella gestione degli enti territoriali e sottolinea la necessità di instaurare, in ogni paese, degli ambiti giuridici appropriati per lottare contro la corruzione, ottenere la fiducia dei cittadini ed incoraggiarli a partecipare agli affari pubblici;

6. Si dichiara convinto che uno sviluppo economico volto a procurare un maggior benessere della popolazione sia un fattore essenziale di stabilizzazione delle istituzioni democratiche;

7. Ritiene che il suddetto Forum abbia contribuito a sensibilizzare gli ambienti politici ed economici europei ai problemi specifici legati allo sviluppo che devono fronteggiare le città e le regioni dell'Europa sud-orientale;

8. Evidenzia il ruolo primordiale svolto dagli attori della società civile nel campo delle importanti riforme in corso nell'Europa sud-orientale;

9. Invita le città e le regioni del Sud-Est europeo ad avvalersi dell'esperienza già acquisita dai paesi in transizione nello sviluppo di partenariati con altre città o regioni europee;

10. Ribadisce l'importanza:

a. di aprire le frontiere nell'Europa del Sud-Est sviluppando la cooperazione interregionale e transfrontaliera tra enti locali e regionali per intensificare le relazioni di buon vicinato e ridurre le tensioni potenziali da entrambi i lati delle frontiere;

b. degli scambi di know-how e di competenze tecniche tra i responsabili di enti locali delle varie parti d'Europa;

c. di incoraggiare lo sviluppo della cooperazione tra enti territoriali dell'Europa del Sud-Est nello spirito del Patto di Stabilità;

d. di tener conto delle diversità locali e regionali e, a tal fine, di incoraggiare la corresponsabilità di tutti i partner;

e. di garantire alle popolazioni dell'Europa sud-orientale un miglior livello di vita, stimolando l'economia locale e regionale, nell'ambito di una politica di sviluppo sostenibile che comprenda lo sviluppo dell'agricoltura;

f. di prevedere che il prossimo Forum economico delle Regioni d'Europa costituisca un prolungamento del Forum di Skopje, in vista di consolidarne e potenziarne gli effetti, in modo particolare a favore dell'area dei Balcani.

11. In base alla Dichiarazione di Skopje adottata all'unanimità il 18 novembre 2000, raccomanda al Comitato dei Ministri di incoraggiare i governi a stanziare dei contributi volontari e a fornire il loro sostegno politico:

a. alla realizzazione dei progetti “ Democrazia locale ” presentati dal Consiglio d'Europa (vedi Piano d'Azione approvato dal Forum di Bucarest, febbraio 2000) nel quadro del Patto di Stabilità (Tavolo I), e in modo particolare di quelli ai quali è direttamente associato il CPLRE;

b. alla promozione di un Accordo multilaterale (tra i governi dei paesi dell'Europa del Sud-Est) che renda giuridicamente valida la cooperazione transfrontaliera tra gli enti territoriali (ed enti pubblici locali), sulla base della Convenzione-quadro europea sulla cooperazione transfrontaliera delle collettività o autorità territoriali e dei suoi due Protocolli addizionali;

c. alla Conferenza che si propone di indire nel 2001 al fine di promuovere la creazione di una rete delle associazioni di poteri locali e regionali del Sud-Est europeo, destinata a divenire in seguito una Unione di tali associazioni;

d. agli sforzi del Congresso per contribuire, nel modo più efficace possibile, ai futuri sviluppi del Processo di Szeged tenendo conto delle conclusioni della 3a Conferenza di Szeged (23-24 marzo 2001) ;

e. al Congresso, accordandogli le risorse necessarie per consentirgli di svolgere pienamente il suo ruolo di “ polo di convergenza ” dei partenariati (già conclusi o in fieri) con delle città o delle regioni dell'Europa del Sud-Est (vedi la Dichiarazione di Skopje, paragrafo 3.7) quale è stato auspicato dai responsabili del Patto di Stabilità.

f. alle città e regioni europee che promuovono dei progetti di partnership tecnica con delle città o regioni dell'Europa del Sud-Est;

12. Invita l’Unione Europea:

a. a sostenere, mediante i suoi programmi INTERREG III, PHARE e CARDS, i progetti riguardanti dei partenariati tecnici tra città e regioni dei Balcani;

b. ad estendere a tutti i paesi dell'Europa sud-orientale il programma di assistenza ai gemellaggi;

c. a dare il proprio sostegno al progetto di conclusione di un accordo multilaterale tra i paesi del Sud-Est europeo, per permettere agli enti locali e regionali di cooperare senza ostacoli oltre le frontiere e, in seguito, mediante il programma INTERREG III, di sostenere finanziariamente dei progetti concreti di cooperazione transfrontaliera.
1 Discussa e approvata dal Congresso il 31 maggio,3a seduta (ved. Doc CG (8) 8, progetto di Raccomandazione presentato dai Sig.ri C.Haegi e Y.Mildon, relatori).