Risoluzione 119 (2001)1 sulla cooperazione internazionale a livello regionale
Il Congresso, dopo aver esaminato una proposta della Camera delle Regioni,
1. Ricordando l'importanza della cooperazione interregionale nel campo politico, economico, culturale, sociale ed ecologico, nell'ambito del quale favorisce lo scambio di informazioni e di esperienze tra i paesi membri del Consiglio d'Europa;
2. Sottolineando che la cooperazione interregionale contribuisce notevolmente ad agevolare il trasferimento delle conoscenze e delle esperienze, che dovrebbero venir integrate nelle reti esistenti e future dei partenariati e dei programmi di assistenza;
3. Sottolineando la necessità di sviluppare nuove iniziative politiche e nuovi concetti per stimolare la mobilità della manodopera e i programmi di educazione rivolti alle nuove generazioni;
4. Considerando che la cooperazione interregionale contribuisce alla stabilità democratica, politica ed economica nei paesi in transizione, segnatamente nell'Europa sudorientale;
5. Ricordando che la cooperazione transfrontaliera rappresenta un elemento importante della cooperazione interregionale, che deve venir intensificata tra paesi limitrofi in Europa;
6. Apprezzando l'istituzione di reti interregionali in importanti aree geografiche europee, quali il bacino del Mar Baltico, del Danubio, del Mar Nero;
7. Invita le regioni:
a. ad impegnarsi maggiormente nei partenariati con i nuovi paesi membri del Consiglio d'Europa situati nell'Europa centrorientale e segnatamente nell'Europa sudorientale;
b. a sviluppare la cooperazione bilaterale e trilaterale, soprattutto nella prospettiva dei trasferimenti dall'ovest all'est di mezzi tecnici e finanziari e di conoscenze tecniche ed amministrative;
c. ad impegnarsi maggiormente nelle strutture multilaterali di cooperazione, in special modo nell'ambito della Camera delle Regioni, che rappresenta la piattaforma offerta dal Consiglio d'Europa per realizzare dei progetti concreti di partenariato e di cooperazione tecnica interregionale nel campo sociale, culturale, economico ed ambientale;
d. a partecipare attivamente ai programmi di cooperazione e di partenariato nel quadro del Patto di Stabilità per l'Europa del Sud-Est, e a sostenere, in tale prospettiva, il programma dei Forum economici condotto dalla Camera delle Regioni, che mira a stimolare la cooperazione economica e politica tra le regioni europee;
e. a seguire attentamente le attività e le strutture delle istituzioni europee, al fine di contribuire alla loro trasparenza democratica, all'applicazione del principio di sussidiarietà e a far si' che prendano in considerazione le opinioni e i suggerimenti provenienti dai lavori degli eletti delle regioni d'Europa;
8. Invita le Euroregioni :
a. a cooperare, non solo a livello multilaterale, ma ugualmente sul piano bilaterale con altre Euroregioni in Europa, in vista di creare delle strutture di partenariato rafforzate con le Euroregioni recentemente create nell'Europa centrorientale, per promuovere il trasferimento delle esperienze e del know-how tecnico ed assisterle nei loro sforzi volti ad instaurare e ad approfondire la cooperazione transfrontaliera presso i cittadini e i responsabili politici, soprattutto nel campo economico, ecologico e culturale;
9. Invita l'Assemblea delle Regioni d'Europa e il Consiglio dei Comuni e Regioni d’Europa:
a. ad instaurare una cooperazione più stretta con la Camera delle Regioni, al fine di sviluppare in comune dei programmi di cooperazione interregionale e di evitare una inutile duplicazione di attività;
10. Invita l'Associazione delle Regioni Frontaliere Europee:
a. ad accordare la priorità, nei suoi lavori, ai nuovi Stati membri del Consiglio d'Europa situati nell'Europa centrale ed orientale, al fine di contribuire alla stabilità democratica nella regione e ad instaurare delle relazioni di buon vicinato al di là delle frontiere, accordando un'attenzione particolare al problema delle minoranze;
b.a cooperare maggiormente con il Congresso dei poteri locali e regionali d'Europa nei suoi programmi transfrontalieri volti a preparare i paesi candidati all'adesione all'Unione europea alle politiche regionali comunitarie e ad integrarvi i risultati dei lavori del Congresso e del Consiglio d'Europa in materia;
c. a cooperare in modo costruttivo con il Congresso dei poteri locali e regionali d'Europa al momento della preparazione dell'ottava Conferenza europea delle regioni frontaliere, tenendo conto dei risultati dei lavori delle conferenze precedenti;
11. Invita la Conferenza delle Regioni Periferiche Marittime d'Europa:
a. ad ampliare il proprio campo d'azione, per sostenere lo sviluppo territoriale delle regioni dell'Europa dell'est e del sud-est, e in particolare le regioni del bacini del mar Baltico, dell'Adriatico e del Mar Nero e di includere nei propri lavori la promozione della democrazia locale e regionale;
12. Incarica la Camera delle Regioni:
a. di assistere le regioni in modo che possano intensificare ed organizzare la loro cooperazione interregionale, segnatamente mettendo in rete le loro attività a livello transeuropeo e nel quadro del suo programma dei Forum Economici e dei partenariati;
b. di esaminare i mezzi a propria disposizione per scambiare delle esperienze sulle strutture e sui programmi delle regioni d'Europa in materia di formazione a livello europeo del personale delle amministrazioni regionali, in collaborazione con la Rete europea degli Istituti di Formazione per le collettività territoriali (ENTO);
c. di elaborare uno studio volto a promuovere la regionalizzazione, intesa come strumento politico per prevenire e risolvere dei conflitti socio-culturali e politici a livello nazionale ed europeo;
d. di proseguire i suoi lavori finalizzati a sostenere le regioni nei loro sforzi per migliorare il loro statuto, in modo da garantire una migliore applicazione del principio di sussidiarietà e di decentramento dei poteri, conformemente al progetto di Carta europea dell'autonomia regionale.
1 Discussa e approvata dalla Camera delle Regioni il 29 maggio 2001 e adottata dalla Commissione Permanente del Congresso il 31 maggio 2001 (ved. Doc CPR (8) 2, progetto di Risoluzione presentato dal Sig. D. Vierin, relatore).