14a SESSIONE PLENARIA
Strasburgo, 30 maggio – 1° giugno 2007

Codice di buone prassi in materia di consultazioni referendarie

Adotto dal Consiglio delle elezioni democratiche e la Commissione di Venezia

Risoluzione 235 (2007) [1]

Il Congresso,

1. Considerando:

a. la Carta europea dell’autonomia locale, e segnatamente il suo preambolo, che proclama che il diritto dei cittadini a partecipare alla gestione degli affari pubblici fa parte dei principi democratici comuni a tutti gli Stati membri del Consiglio d’Europa;

b. la suddetta Carta europea che prevede, all’articolo 3 paragrafo 2, che la sua disposizione relativa al diritto e all’effettiva capacità delle collettività locali di regolamentare e amministrare, nell’ambito della legge, sotto la loro responsabilità, e a favore delle popolazioni, una parte importante di affari pubblici, non pregiudica il ricorso alle assemblee di cittadini, al referendum o a ogni altra forma di partecipazione diretta dei cittadini, quando è consentita dalla legge;

c. la propria Raccomandazione 182 (2005) sulla partecipazione dei cittadini agli affari pubblici e alle elezioni a livello locale;

d. La Raccomandazione (2001) 19 del Comitato dei Ministri sulla partecipazione dei cittadini alla vita pubblica a livello locale;

2. In quanto assemblea che riunisce dei rappresentanti delle collettività locali e regionali eletti democraticamente, accorda un’attenzione particolare alla partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e ai vari mezzi per promuovere tale partecipazione;

3. È convinto che i referendum, sia a livello nazionale, che locale e regionale, costituiscono uno degli strumenti più importanti per l’esercizio della democrazia diretta, poiché permettono ai cittadini di partecipare al processo decisionale politico e agli affari pubblici che li riguardano direttamente;

4. Ricorda che i referendum, alla stregua di qualunque altro processo elettorale, si devono svolgere in conformità con i principi e le norme democratiche;

5. Evidenzia l’utilità degli strumenti elaborati dalla Commissione di Venezia, quali il Codice di buona condotta in materia elettorale, approvato dal Congresso nel 2003[2];

6. Si compiace per l’adozione da parte della Commissione di Venezia, del Codice di buone prassi in materia di consultazioni referendarie;

7. Approva il Codice di buone prassi in materia di consultazioni referendarie, adottato dalla Commissione di Venezia alla sua 70a sessione[3];

8. Ribadisce la volontà di rafforzare la propria cooperazione con la Commissione di Venezia e i suoi organi, in vista di sviluppare, applicare e promuovere delle norme in materia elettorale.



[1] Adottato dal Congresso il 31 maggio (procedura di tacita adozione (Articolo  26 del Regolamento del Congresso, ved. documento CG(14)7RES, progetto di risoluzione preparato da I. Micallef, Malta (L, PPE/DC) e K. Whitmore, Regno Unito (R, GILD), relatori).

[2] Raccomandazione 124(2003) e Risoluzione 148 (2003) sul Codice di buone prassi in materia elettorale.

[3] 70a Sessione plenaria, Commissione di Venezia (Venezia, 17 marzo 2007).