17a SESSIONE PLENARIA

Strasburgo, 13-15 ottobre 2009

Città creative – gestire l’attività culturale delle città 

Risoluzione 291 (2009)[1]

1. Al momento in cui si celebra l’Anno europeo della creatività e dell’innovazione (2009), viene posto in rilievo il ruolo svolto dalle città in quanto centri di creatività culturale.

2. Le città sono centri di cultura, luoghi di scambi del sapere, dove i cittadini possono incontrarsi, esprimersi pubblicamente, acquisire conoscenze e riflettere sulle loro molteplici identità, stimolati dagli scambi e dai contributi degli altri. 

3. Le città creative in campo culturale possono diventare una fonte di ispirazione e di forza per la loro regione. Dispongono del prezioso vivaio costituito dai molteplici talenti delle loro diverse popolazioni, grazie al quale possono stimolare lo sviluppo economico e la coesione sociale, e diventare un polo di attrazione per il turismo e gli investimenti.

4. Per avvalersi al massimo di questo immenso potenziale, occorre mettere in atto le politiche più adeguate, che devono essere accuratamente elaborate e sostenute da tutte le parti interessate, e cioè le autorità comunali, gli artisti locali, le industrie creative e i vari settori della popolazione. Le politiche possono essere predisposte solo dopo un’attenta valutazione dell’identità culturale e delle caratteristiche particolari della città. 

5. L’Agenda 21 della cultura, adottata a Barcellona nel 2004, costituisce al riguardo una valida risorsa, che può essere utilizzata come principale documento di riferimento per le politiche culturali delle città europee.

6. Il programma culturale è un elemento fondamentale per lo sviluppo culturale della città. Deve rispecchiare con precisione le varie caratteristiche e le differenti esigenze culturali della popolazione, e organizzare e promuovere le attività culturali in modo da interessare e toccare un vasto pubblico.

7. Alla luce di quanto precede, il Congresso, considerando il Libro bianco del Consiglio d’Europa sul dialogo interculturale, invita le autorità locali a:

a.   cogliere l’opportunità offerta dall’Anno europeo della creatività e dell’innovazione per avviare un attento esame delle loro politiche culturali, al fine di stimolare e mobilitare i talenti creativi delle loro popolazioni;

b.  adottare l’"Agenda 21 della cultura" e utilizzarla come documento di riferimento per le politiche e le attività culturali e accertarsi che sia messa in atto dalla municipalità;

c.  vigilare affinché le loro politiche culturali incoraggino la creatività, tenendo presente che il pluralismo culturale può essere fonte di forza e di vitalità e che le attività culturali possono contribuire efficacemente a garantire la coesione sociale;

d. prendere in considerazione le lezioni tratte dal programma del Consiglio d’Europa  “Città interculturali”, e in particolare la Risoluzione 280 (2009) del Congresso sulle città interculturali;

e.  adottare delle disposizioni per difendere l’immagine delle loro città, studiare e promuovere l’identità propria di ciascuna di esse e accertarsi che tale identità rispecchi pienamente la diversità della popolazione;

f.  prendere in considerazione i modelli utilizzati dalle città che sono state designate "Capitale della cultura", vigilando affinché le politiche culturali siano adeguatamente gestite e coinvolgano i cittadini, siano valutate in maniera corretta e siano oggetto di uno specifico studio di impatto;

g. avvalersi appieno della collaborazione degli organi consultivi locali, conformemente alla Raccomandazione 115 (2002) del Congresso, per garantire che i cittadini di ogni età e di ogni gruppo linguistico ed etnico partecipino al programma culturale della città; un’attenzione particolare deve essere dedicata al potenziamento della partecipazione dei gruppi che tendono a essere emarginati;

h.  cooperare strettamente con le autorità regionali, per garantire che il programma culturale soddisfi le esigenze della regione nel senso più ampio;

i.  sostenere gli artisti locali e incentivare la creatività artistica dei singoli nell’ambito di molteplici attività culturali;

j. sostenere lo sviluppo di quartieri degli artisti e riconoscere il loro ruolo nell’ambito della rigenerazione urbana.



[1] Discussa e adottata dalla Camera dei poteri locali il 15 ottobre 2009 e adottata dal Congresso il 15 ottobre 2009, 3a seduta (vedi documento CPL(17)3, relazione esplicativa, relatori: K. Dombrowicz, Polonia (L, GILD).