Risoluzione 84 (1999)1 sulla 5a conferenza dei bacini del mediterraneo e del Mar Nero

Il Congresso,

1. Avendo preso atto della relazione sulla "5a Conferenza dei Bacini del Mediterraneo e del Mar Nero: la cooperazione interparlamentare e interregionale a favore della pace, della stabilità democratica e dello sviluppo sostenibile", che si è svolta dal 25 al 27 febbraio 1999 a Marmaris (Turchia), presentata dal Sig. Mehmet Buldanli, membro del Consiglio Provinciale di Izmir, Membro del Congresso;

2. Compiacendosi del successo riscosso dalla Conferenza, che era stata organizzata congiuntamente dall'Assemblea parlamentare, dal Congresso e dalle autorità parlamentari, locali e regionali turche e esprimendo particolare soddisfazione per la partecipazione attiva di numerosi paesi delle sponde meridionali ed orientali del Mediterraneo a questa iniziativa;

3. Condividendo pienamente le conclusioni elaborate dal Gruppo di lavoro incaricato della preparazione delle Conferenza, segnatamente in merito alla necessità di riconoscere, mediante interventi concreti, il ruolo effettivo svolto dagli enti locali e regionali dei bacini del Mediterraneo e del Mar Nero a favore della promozione dello sviluppo sostenibile, della pace e della stabilità democratica nella regione;

4 Richiamando:

a. Le Risoluzioni 162 (1985), 200 (1989), 256 (1993) e 36 (1996) del CPLRE relative alle quattro conferenze delle regioni mediterranee organizzate congiuntamente dal Congresso e dall'Assemblea parlamentare a partire dal 1985 e le loro relative dichiarazioni finali contenute in allegato ai suddetti documenti, nonché la Risoluzione 69 (1998) sulla cooperazione decentrata e i flussi migratori nel bacino mediterraneo;

b. La Raccomandazione 1359 (1998) dell'Assemblea parlamentare in materia di sviluppo sostenibile dei bacini del Mediteraneo e del Mar Nero e segnatamente i punti della medesima che si riferiscono alla promozione della cooperazione tra enti territoriali delle sponde del Mediterraneo;

c. La risposta del Comitato dei Ministri (CM/Del/Déc (98) 621/3.1) alla suddetta Raccomandazione dell'Assemblea parlamentare, che nota con soddisfazione come la cooperazione nel bacino del Mediterraneo e del Mar Nero continui a svilupparsi sotto l'egida del Consiglio d'Europa;

5. Persuaso

a. che la cooperazione nei bacini del Mediterraneo e del Mar Nero debba tener conto del ruolo essenziale che possono svolgere in materia gli enti locali e regionali dei due bacini, maggiormente vicini ai cittadini e alle loro esigenze di sviluppo;

b. che tale forma di cooperazione debba accordare un'importanza particolare alla necessità di garantire la tutela ambientale dei due bacini, mediante un quadro giuridico appropriato, entro il quale gli enti locali e regionali, come pure le istituzioni parlamentari di tutti i paesi interessati siano coinvolti in azioni concrete volte a sensibilizzare le popolazioni alle esigenze dello sviluppo sostenibile della loro regione;

c. che tale cooperazione debba inoltre basarsi su un'effettiva promozione dei principi dell'autonomia locale, in modo particolare il diritto dei poteri locali e regionali di cooperare con gli enti omologhi di altri Stati, il diritto di costituire delle associazioni nazionali rappresentative, come pure dei principi della gestione democratica dei poteri locali e regionali, della trasparenza e di dotazioni finanziarie adeguate.

6. Alla luce di quanto sopra, decide:

a. di elaborare, in stretta collaborazione con l'Assemblea parlamentare, i paesi partner interessati e altre istituzioni che svolgono un ruolo attivo in materia, un progetto di Carta dello sviluppo sostenibile dei bacini del Mediterraneo e del Mar Nero, alla quale il Congresso potrebbe invitare ad aderire le città e le regioni dei paesi rivieraschi dei due bacini;

b. di accordare il suo sostegno agli enti locali e regionali dei paesi interessati per raccogliere e diffondere presso il vasto pubblico tutti i dati e le informazioni che servano a dimostrare la gravità della situazione ambientale nei bacini del Mediterraneo e del Mar Nero e qualsiasi proposta di intervento finalizzato a porre rimedio a tale situazione;

c. di intensificare la partecipazione degli enti locali e regionali dei paesi mediterranei non membri alle proprie attività, sviluppando in particolare una cooperazione con le associazioni nazionali di enti locali e regionali dei suddetti paesi e/o favorendo lo sviluppo di tali associazioni;

d. di confermare e rafforzare, specie nel quadro di una revisione delle strutture statutarie del Congresso, la dimensione euromediterranea delle proprie attività;

e. di organizzare delle attività pratiche con la collaborazione e all'interno dei paesi mediterranei non membri (per esempio seminari, gruppi di lavoro, pubblicazioni) che coinvolgano direttamente gli enti locali e regionali delle sponde nord, sud e est del bacino del Mediterraneo, segnatamente nei seguenti campi d'azione: politiche degli enti locali e regionali a favore della tutela ambientale, diffusione dei principi dell'autonomia locale sulla base di quanto stabilito nella Carta europea dell'autonomia locale e nel progetto di Carta mondiale dell'autonomia locale, gestione democratica degli enti locali, formazione dei responsabili politici locali e del personale comunale.

1 Discussa e approvata dalla Camera delle Regioni il 16 giugno 1999 e adottata dalla Commissione Permanente del Congresso il 17 giugno 1999 (ved. Doc. CPR (6) 6, progetto di Risoluzione presentato dal Sig. L. Cuatrecasas per il Sig. M. Buldanli, Relatore).