13a SESSIONE PLENARIA

Strasburgo, 19 maggio 2006 CG(13)5
Risoluzione

Progetto di Risoluzione1 relativo all’Euroregione Adriatica

Relatore: Giovanni Di Stasi, Italia
Camera delle regioni
Gruppo politico: SOC

Membri della Commissione:

K. Whitmore, Presidente, S. Rihtniemi, Vice-Presidente, I. Amiridis (sostituto: S. Dimou), F. Andreini*, C. Andreotti, L. Andrysiak (sostituto: J. Marcinkowska-Koranowicz), C. Anghel, B. Bareges, L. Becker, N. Bejta, J. J. Borg* (alternate: D. Borg), W. Borsus, H. Bramy, K.W. Debski, V. Dmytruk, G. Doganoglu, Z. Domacic, L.N. Dragnea, C. Filippone, S. Gavranovic, M. Green, G. Iacovou, V. Kadokhov, S. Kalev, I. Kern, J. Krzyzewski, A. Kurti, C.  Lamprecht, G. Leras, I. Linge (sostituto: U. Aldegren), O. Luk'Yanchenko, B. Machaczek, F. Martinez Maillo, A. Mediratta, E. Mihi Tenedor, B.T. Moe, C.P. Muratore, K. Mütlü, S. Neeson, M. Neureiter, S. Orlova, F. Paköz, I. Pereverzeva, C.A. Pinto, V. Prignachi, P. Roehlinger, S. Royal (sostituto: B. Farion), P. Rupar*, J. Safarov*, A.T. Sigurdsson, J. Singer, R. Sinoyan, J. Soetrup, N. Sokhadze (sostituto: T. Petriashvili), W. Van Gelder, F. Vitek, V. Volonchunas, D. Yankova, L. Zatynatska (sostituto: O. Batalin)

NB. I nomi dei membri che hanno partecipato al voto sono indicati in corsivo

Segretario della Commissione: M. Moras Responsabile del rapporto: G. Cordiale

1. L’area adriatica deve attualmente affrontare notevoli sfide, provocate dai profondi cambiamenti verificatisi nella regione. L’Adriatico è inoltre un mare semi chiuso, per cui viene complicato il problema della tutela delle risorse marine naturali. Tutte le autorità pubbliche di quest’area geografica avvertono la necessità di moltiplicare le iniziative a favore del dialogo culturale e della protezione degli immigrati. La riduzione delle disparità economiche tra le regioni membre e non membre dell’Unione europea costituisce una delle sfide più importanti e, al riguardo, il miglioramento delle reti di comunicazione e di trasporto è ritenuto essenziale per ravvicinare tutte le popolazioni all’Europa. Non meno importante è il fatto che i mutamenti geopolitici intervenuti in questa regione negli ultimi anni evidenziano la necessità di intensificare gli sforzi per offrirle prosperità e stabilità.

2. Il Congresso è convinto che la cooperazione interregionale e intercomunale rappresenti un fattore essenziale per mantenere la prosperità e la stabilità nella regione adriatica e per migliorare le relazioni tra le due sponde di questo mare. Si ritiene che il lancio di progetti congiunti, basati su necessità e valori comuni, debba essere una priorità.

3. L’esperienza acquisita dalle autorità territoriali nel dare concretezza a questa forma di cooperazione è giudicata fondamentale. I poteri locali e regionali possono infatti contribuire notevolmente al conseguimento degli obiettivi di sostenibilità, instaurando dei rapporti di cooperazione, e lanciando progetti di cooperazione interregionale con l’assistenza dei governi, a livello delle istanze nazionali e sovranazionali. Il Congresso ritiene inoltre che le attività a favore della cooperazione interregionale rappresentino degli strumenti fondamentali per affrontare la sfida dell’integrazione europea.

4. Pienamente consapevole delle esigenze particolari delle popolazioni della regione e in considerazione della forte domanda dei poteri locali e regionali di entrambe le sponde dell’Adriatico, il Congresso ha deciso di promuovere l’iniziativa dell’“Euroregione Adriatica”, che mira a instaurare una nuova struttura di cooperazione atta a contribuire a garantire la protezione delle risorse naturali dell’Adriatico, a rafforzare la coesione sociale ed economica in quest’area, a fornire una piattaforma di cooperazione culturale e di scambi e ad agevolare l’integrazione nell’Ue di tutti gli Stati adriatici.

5. L’iniziativa ha avuto un esito positivo il 6 febbraio 2006, in occasione della Conferenza di Venezia, nel corso della quale i rappresentanti dei poteri locali e regionali dei paesi situati lungo le sponde dell’Adriatico hanno ufficialmente adottato una Dichiarazione Congiunta sul lancio dell’Euroregione Adriatica.

6. La vasta partecipazione all’istituzione dell’Euroregione adriatica da parte delle città, delle province e delle regioni, nonché delle ONG, da un lato, e dei governi nazionali e delle istituzioni europee, dall’altro lato, rappresenta un grande vantaggio. Destano soddisfazione la portata geografica dell’iniziativa, che comprende l’insieme dell’area adriatica, e la volontà espressa dai vari partner di contribuire all’integrazione europea e di diventare un interlocutore privilegiato dell’Unione europea e del Consiglio d’Europa.

7. Di conseguenza, il Congresso sostiene pienamente gli obiettivi dell’Euroregione, che mira a: rafforzare la coesione sociale ed economica, promuovere un uso sostenibile delle risorse, in special modo l’agricoltura, la pesca e il turismo, continuare a sviluppare il processo di cooperazione culturale e gli scambi. L’insieme di tali attività può contribuire alla prosperità della regione e a garantirne la vitalità.

8. L’Euroregione Adriatica può rappresentare un utile strumento per rafforzare le relazioni di buon vicinato, promuovere gli scambi di esperienze tra istituzioni locali, regionali, nazionali e internazionali e predisporre e attuare progetti di cooperazione interregionale.

9. Il Congresso desidera inoltre ricordare le caratteristiche specifiche di altri mari semi chiusi, quali il Mar Nero e il Baltico, ed esprime il convincimento che delle iniziative euroregionali in tali aree possano rappresentare un contributo innovativo e stimolante per promuovere la cooperazione interterritoriale in Europa.

10. Per tutte queste ragioni, il Congresso raccomanda ai poteri locali e regionali della regione adriatica di:

a. diventare membri a pieno titolo del Consiglio dell’Adriatico dell’Euroregione, al fine di contribuire, con la loro esperienza, ai progetti di cooperazione e di avvalersi delle possibilità di partenariato offerte dall’Euroregione;

b. ottenere il sostegno delle istituzioni nazionali ed internazionali, al fine di rendere l’Euroregione Adriatica un autentico strumento di rafforzamento della coesione socio-economica e culturale.

11. Il Congresso raccomanda del pari ai poteri locali e regionali situati nell’area di altri mari semi chiusi in Europa di sostenere le iniziative di cooperazione interregionale proposte nell’ambito del Consiglio d’Europa, in primo luogo con l’istituzione di un’“Euroregione del Mar Nero”, annunciata in occasione della Conferenza su tale tema svoltasi a Costanza (Romania), il 30 marzo 2006;

12. Il Congresso auspica infine di poter rendere sempre più efficace la cooperazione interregionale e transfrontaliera grazie al lancio di altre strutture di cooperazione interregionale nel quadro delle sue attività future. Ritiene infatti essenziale istituire delle strutture permanenti di cooperazione, che riuniscano i poteri locali e regionali, e creare nuove opportunità di cooperazione.

ALLEGATO

Le tappe principali dell’Euroregione Adriatica

- Conferenza di Pula, svoltasi il 28 giugno 2004, nel corso della quale è stata affermata la necessità di promuovere le attività di cooperazione tra le regioni;

- Seminario di Dubrovnik del 6 settembre 2004, che ha definito una serie di settori interessati da tale cooperazione (pesca, ambiente, agricoltura, turismo e cultura, infrastrutture e trasporti), senza peraltro escludere la possibilità di aggiungere in un prossimo futuro altre aree di intervento;

-Conferenza di Chioggia, 22-24 settembre 2004, organizzata dall’Assemblea parlamentare sul tema “Per uno sviluppo sostenibile dell’Adriatico: cooperazione tra enti locali e regionali”, che ha riscosso un grande consenso e ha ottenuto una vasta partecipazione di parlamentari dei vari paesi della regione;

- Conferenza di Termoli 8-9 novembre 2004, nel corso della quale i rappresentanti delle regioni e dei comuni di Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Italia, Serbia e Montenegro e Slovenia hanno firmato il “Protocollo relativo alla costituzione dell’Euroregione Adriatica/Ionica” e hanno discusso la proposta di Statuto della nuova istituzione;

- Conferenza di Pula del 22 aprile 2005 nel corso della quale il Consiglio provvisorio dell’Euroregione ha adottato una prima bozza di Statuto;

- Seminario di Bruxelles del novembre 2005 su “L’Euroregione Adriatica: uno strumento per l’integrazione europea”, che mirava a presentare l’iniziativa all’Unione europea e a ottenerne il sostegno;

-Conferenza di Venezia, 6 febbraio 2006, che ha formalizzato l’iniziativa, attraverso la firma di una dichiarazione politica congiunta contenente in allegato la bozza di Statuto dell’Euroregione.

1 Approvato all’unanimità dai membri della Commissione dello sviluppo sostenibile il 31 marzo 2006