Strasburgo, 8 dicembre 2011

COMMISSIONE EUROPEA PER L’EFFICACIA DELLA GIUSTIZIA

(CEPEJ)

APPLICAZIONE DEGLI STRUMENTI SATURN PER LA GESTIONE DEI TEMPI DEI PROCEDIMENTI GIUDIZIARI -

GUIDA

(La metodologia in sintesi)

La presente Guida è destinata ai tribunali e agli operatori del diritto che desiderano applicare concretamente gli strumenti predisposti dalla CEPEJ per ridurre i tempi e ottimizzare di conseguenza i calendari delle procedure giudiziarie.

La guida è stata studiata dal Centro SATURN della CEPEJ per la gestione dei tempi dei procedimenti giudiziari, sulla base di uno studio preliminare sulla sua implementazione, condotto da Jon T. JOHNSEN (Norvegia), membro del Gruppo di pilotaggio del Centro SATURN, insieme agli altri membri del Gruppo di pilotaggio e a sette tribunali referenti di sei Stati membri.

 


Tappa 1 –         Valutazione dell’applicazione delle linee guida SATURN nelle prassi dei tribunali

La prima tappa è destinata a permettere al tribunale di confrontare in modo approfondito ciascuna delle quindici linee guida SATURN con le prassi esistenti in materia di gestione della durata dei procedimenti e di valutare in quale misura tali linee guida sono attualmente applicate.

Tale analisi dovrebbe consentire di verificare se le suddette quindici linee guida:

-       non sono assolutamente applicate;

-       sono applicate solo parzialmente;

-       sono pienamente applicate;

-       non sono applicate in quanto tali, ma esiste un’altra prassi/procedura che permette di ottenere lo stesso risultato;

-       non sono applicate fino ad oggi, ma ne è già prevista l’applicazione.

Tappa 2 – Applicazione delle linee guida SATURN non ancora seguite o rispettate solo parzialmente

Quando il tribunale ritiene che non siano pienamente applicate una o più linee guida, la tappa successiva consiste nel predisporre progetti, in vista della loro applicazione.

Tappa 3 – Redazione di un rapporto

La redazione di un rapporto dovrebbe essere realizzata parallelamente alle prime due tappe e comprendere i seguenti elementi:

-       descrizione generale del tribunale

-       descrizione dettagliata del processo di selezione degli strumenti della CEPEJ in vista della loro applicazione

-       descrizione di un processo di attuazione (progetto)

-       risultati

-       tempi richiesti per la realizzazione delle diverse tappe

-       cooperazione esterna

-       raccomandazioni.

Se tale rapporto è elaborato da un esperto della CEPEJ, è sottoposto al tribunale perché possa pronunciarsi. Una versione definitiva sarà successivamente realizzata e trasmessa al tribunale.

Dopo l’applicazione di una parte delle linee guida non ancora seguite, o rispettate solo parzialmente, altri progetti possono essere avviati sulla base di altre linee guida o degli altri strumenti della CEPEJ.


15 Linee guida prioritarie

Dopo avere passato in rassegna oltre sessanta linee guida, il Centro SATURN ha deciso di selezionarne quindici come punto di partenza. Tutte sono considerate applicabili in modo autonomo da parte dei tribunali. Nessuna di loro presuppone l’attiva partecipazione di altre autorità giudiziarie, poiché ne è richiesto unicamente il consenso, ma possono esistere delle eccezioni.

Le suddette quindici linee guida sono le seguenti:

 

Pianificazione e raccolta dei dati

Linea guida 1

La durata del procedimento dovrebbe essere programmata sia a livello generale (pianificazione della durata media dei vari tipi di processo o di procedura davanti ai diversi tipi di giurisdizione) che a livello dei singoli procedimenti concreti[1]. (Linea guida I.C.1 del documento CEPEJ(2008)8).

Linea guida 2

Gli utenti della giustizia dovrebbero essere consultati sulla gestione della durata del procedimento giudiziario e dovrebbero essere coinvolti nella fissazione delle date o nella valutazione del calendario dell’insieme delle fasi del procedimento che sarà avviato. (Linea guida I.C.2 del documento CEPEJ(2008)8).

Intervento

Linea guida 3

Qualora si osservino o siano prevedibili degli scostamenti rispetto alle norme e agli obiettivi relativi ai tempi delle procedure, dovrebbero essere adottate misure tempestive per porre rimedio alle cause di tali ritardi. (Linea guida III.C.1 del documento CEPEJ(2008)8).

Linea guida 4

Un’attenzione particolare dovrebbe essere rivolta ai procedimenti giudiziari la cui durata totale eccessiva possa costituire una violazione del diritto fondamentale a un equo processo in tempi ragionevoli[2]. (Linea guida III.C.2 del documento CEPEJ(2008)8).

Linea guida 5

Il controllo dovrebbe mirare a garantire che i periodi di inattività (tempi morti) nel corso del procedimento giudiziario non siano eccessivamente lunghi; qualora esistano tali periodi prolungati, si dovrebbero intraprendere sforzi particolari per accelerare il procedimento e recuperare i ritardi[3]. (Linea guida III.C.3 del documento CEPEJ(2008)8).

Raccolta di informazioni

Linea guida 6

Il personale amministrativo incaricato della gestione dei tribunali dovrebbe raccogliere informazioni sulle principali fasi del procedimento. Dovrebbe registrare il tempo trascorso tra le varie fasi. Dovrebbe ispirarsi, per selezionare le fasi da verificare, alla Checklist per la gestione dei tempi del processo, Indicatore Quattro[4]. (Linea guida IV.A.1 del documento CEPEJ(2008)8).

Linea guida 7

Le informazioni raccolte dovrebbero essere accessibili per guidare il lavoro del personale amministrativo dei tribunali, dei giudici e delle autorità centrali incaricate dell’amministrazione della giustizia. Tali informazioni saranno inoltre, in modo appropriato, rese accessibili alle parti in causa e al grande pubblico[5]. (Linea guida IV.A.2 del documento CEPEJ(2008)8).

Analisi continua

Linea guida 8

Tutte le informazioni raccolte dovrebbero essere analizzate regolarmente e utilizzate ai fini della verifica e del miglioramento della performance. (Linea guida IV.B.1 del documento CEPEJ(2008)8).

Linea guida 9

I rapporti sui risultati delle analisi dovrebbero essere realizzati a intervalli regolari –almeno una volta all’anno- e corredati dalle necessarie raccomandazioni. (Linea guida IV.B.3 del documento CEPEJ(2008)8).

Obiettivi prefissati

Linea guida 10

Oltre alle norme e agli obiettivi definiti a un livello superiore (nazionale, regionale), degli obiettivi specifici dovrebbero essere fissati a livello di ogni giurisdizione. Il personale amministrativo incaricato della gestione dei tribunali dovrebbe disporre di competenze e di un’autonomia sufficiente per definire tali obiettivi o contribuire attivamente alla loro definizione.[6] (Linea guida IV.C.1 del documento CEPEJ(2008)8).

Linea guida 11

Gli obiettivi dovrebbero definire chiaramente gli scopi che si vogliono conseguire ed essere stabiliti in modo realistico. Dovrebbero essere pubblicati e valutati periodicamente. (Linea guida IV.C.2 del documento CEPEJ(2008)8).

Linea guida 12

Gli obiettivi potrebbero essere utilizzati per la valutazione delle performance delle giurisdizioni. Se non sono conseguiti, dovrebbero essere adottate misure concrete per rimediare alla situazione. (Linea guida IV.C.3 del documento CEPEJ(2008)8).

Gestione delle crisi

Linea guida 13

Nelle situazioni in cui esiste, per un tribunale, un importante scostamento rispetto agli obiettivi definiti, dei mezzi specifici dovrebbero permettere di trattare la causa del problema in modo rapido e adeguato. (Linea guida IV.D.1 del documento CEPEJ(2008)8).

Accordo sul calendario con le parti e gli avvocati

Linea guida 14

Ove possibile, il giudice dovrebbe cercare di trovare un accordo con tutte le parti coinvolte relativamente al calendario del procedimento giudiziario. A tal fine, dovrebbe inoltre potere avvalersi dell’assistenza del personale necessario (cancellieri) e delle tecnologie dell’informazione. (Linea guida V.B.2 del documento CEPEJ(2008)8).

Linea guida 15

Gli scostamenti rispetto al calendario stabilito di comune accordo dovrebbero essere minimi e limitarsi ai casi in cui sono giustificati. Di norma, il prolungamento dei tempi previsti dovrebbe essere possibile unicamente con l’accordo di tutte le parti, o se lo esige l’interesse della giustizia. (Linea guida V.B.3 del documento CEPEJ(2008)8).                                                                                                                                                         



[1]               La presente Guida si riferisce sia ai tribunali che alle altre autorità giudiziarie. Viene posto l’accento sulla parte delle Linee guida che i tribunali dovrebbero potere applicare in modo indipendente.

[3]           L’obbligo di rivolgere un’attenzione particolare ai periodi di inattività che possono dipendere dai tribunali o da altre autorità statali deriva inoltre dalla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, ai sensi dell’articolo 6 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

[4]           Checklist per la gestione dei tempi (CEPEJ(2005)12REV).

[5]                      Per esempio, sul sito Internet del tribunale.

[6]               La guida si riferisce sia ai tribunali che alle altre autorità giudiziarie. È stata posta in risalto la parte della guida che dovrebbe potere essere messa in atto in modo indipendente.